L'indagine della procura francese riguarda le molestie subite on line dalla pugile algerina, medaglia d'oro olimpica

L’odio on line contro Imane Khelif finisce sul tavolo della procura di Parigi. Dopo la denuncia presentata dalla pugile algerina in seguito alle offese social ricevute durante il torneo olimpico di Parigi, la procura transalpina ha aperto un’indagine per “molestie informatiche e insulti pubblici a causa del genere, istigazione pubblica alla discriminazione e insulto pubblico a causa dell’origine”. 

Khelif ha presentato la sua denuncia sabato scorso, lo stesso giorno in cui si è laureata campionessa olimpica vincendo l’oro nella categoria -66 kg. Il match che ha assegnato la medaglia del metallo più prezioso è stato l’epilogo di un torneo segnato dalle polemiche iniziate già prima del debutto di Khelif con Angela Carini e ulteriormente alimentate dal ritiro dopo pochi secondi dell’azzurra. A marzo 2023 l’algerina era stata esclusa dai Mondiali di Nuova Delhi per decisione dell’Iba, l’International Boxing Association oggi bandita dal Cio per la provenienza sospetta del denaro gestito dalla federazione guidata dal magnate russo Umar Kremlev, amico di Vladimir Putin. I test condotti sulla pugile avrebbero evidenziato “un livello eccessivo di testosterone” ma non secondo il Cio, che ha dato il via libera per la sua partecipazione ai Giochi.

Coinvolti anche Trump, Musk e J.K. Rowling

Sui social però la sua presenza sul ring nel torneo olimpico femminile è stato argomento in tendenza durante tutta la durata delle Olimpiadi. Tra coloro che hanno pubblicato informazioni errate su Khelif figurano personaggi pubblici come Donald Trump, Elon Musk e J. K. Rowling oltre a diversi politici italiani. La denuncia del legale di Khelif, Nabil Boudi, è stata presentata contro le piattaforme social, tra cui X, anziché contro un autore specifico. Una formulazione comune nella legge francese che lascia agli inquirenti il compito di determinare quale persona o organizzazione potrebbe essere ritenuta colpevole. Tuttavia secondo Variety, che ha sentito il legale di Khelif, sia Elon Musk che J. K. Rowling sono citati nella denuncia. In un messaggio ai suoi 14,2 milioni di follower, l’autrice di Harry Potter ha pubblicato una foto dell’incontro di Khelif con Carini, accusando la prima di essere un uomo che “si stava godendo l’angoscia di una donna che aveva appena colpito in testa”. Musk ha invece condiviso un post della nuotatrice Riley Gaines che affermava che “gli uomini non dovrebbero fare sport femminili”, scrivendo: “Assolutamente”. Quanto a Trump, l’ex presidente Usa e ora di nuovo candidato alla Casa Bianca ha pubblicato un messaggio con una foto del match con Carini accompagnato dal messaggio: “Terrò gli uomini fuori dagli sport femminili”.

Il legale di Khelif: “Se il caso andrà in tribunale saranno processati”

Boudi ha spiegato che, sebbene la denuncia menzioni dei nomi, “quello che chiediamo è che l’accusa indaghi non solo su queste persone, ma su chiunque ritenga necessario. Se il caso andrà in tribunale, saranno processati“. Boudi ha anche affermato che, sebbene la causa sia stata intentata in Francia, “potrebbe prendere di mira personalità all’estero”. Per quanto riguarda X, il legale della pugile algerina ha precisato che la denuncia è rivolta agli autori dei post sui social media e non alle piattaforme stesse. “È responsabilità dei legislatori emettere sanzioni alle piattaforme, non nostra”, ha affermato, facendo però notare che i casi di molestie informatiche ora vengono presi molto più seriamente dalle autorità giudiziarie e che, in alcuni casi, “ci sono condanne al carcere”.

L’allenatore: “Mai visto niente di così disgustoso in vita mia”

L’allenatore di Khelif, Pedro Diaz, ha detto a Variety che le offese che l’atleta 25enne ha dovuto sopportare durante la sua corsa alle Olimpiadi hanno avuto “un impatto incredibile su di lei” e “su tutti quelli che la circondavano”. “La prima volta che ha combattuto alle Olimpiadi, c’è stata questa folle bufera fuori dal ring”, ha detto Diaz, che gestisce la Mundo Boxing Gym di Miami e ha iniziato ad allenarsi con Khelif nel febbraio 2023. “Non avevo mai visto niente di così disgustoso in vita mia”, ha aggiunto l’allenatore, rivelando poi di aver chiesto a Khelif di astenersi dal guardare i social in modo che “non perdesse la concentrazione sulla vittoria della medaglia d’oro”. Khelif è rientrata in patria da eroe due giorni fa e nei prossimi giorni dovrebbe incontrare il presidente Abdelmadjid Tebboune. Il suo sogno, nonostante tutto, si è realizzato. 

 

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