Il manager musicale torna sulla tragica morte del figlio durante una gara di moto: "Sicurezza non si può improvvisare"
Maurizio Salvadori, papà del pilota di moto Luca morto tragicamente in un incidente di gara, definisce “criminale” il modo in cui sono state predisposte le barriere di protezione nel punto della pista in cui suo figlio ha perso la vita durante la gara del campionato internazionale di Road Racing a Frohburg, in Germania.
“Mi sento in dovere di ringraziare tutti voi per la partecipazione che Luca ha ricevuto e per le migliaia di messaggi, la maggior parte di sconosciuti, che sono arrivati e che sono stati di conforto”, premette Maurizio Salvadori in un videomessaggio su YouTube. Poi lo sfogo: “Molti mi hanno chiesto come sia stato possibile un incidente del genere non ci sono immagini ufficiali se non quelle che arrivano dalla moto di Luca. Ma c’è una inchiesta in corso. Lui era perfettamente cosciente dei rischi di queste gare – ha detto Salvadori – e l’incidente con Didier Grams è una fatalità. Ma allo stesso tempo però mi sento di dire che le barriere di protezione fuori da quella curva sono state predisposte in una maniera criminale”.
“Questa sarà ora la mia missione, perché il tema della sicurezza deve essere portato avanti. Non sono il papà che cerca a tutti i costi il colpevole per la morte del figlio, ma la sicurezza non si può improvvisare perché in futuro tragedie così si riducano”, ha concluso.
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