Secondo la campionessa azzurra Sofia Goggia la sua compagna di squadra Federica Brignone ha subito un grave infortunio ma per il Giochi olimpici di Milano-Cortina “può farcela”.
Goggia ha parlato al media day della Fisi, al termine di una stagione che definisce “ottima. Sono riuscita – ha spiegato – a esprimere un altissimo livello. Mi sono mancati un po’ di centesimi che abbiamo lasciato in pista. È stata per me una stagione bellissima, con a Beaver Creek la vittoria all’esordio. Sono riuscita ad esprimermi bene in gigante, mi dà fiducia. Riparto dal terzo posto in Coppa del mondo e questo mi dà consapevolezza”.
La prossima sarà la quindicesima stagione di Coppa per lei: “Stabilmente ci sono da dieci anni, ma per me è una gioia viste le varie vicissitudini che ho dovuto passare in carriera, la vita dell’atleta è molto dura e aspra, ma da privilegiati”. Poi un messaggio a Federica Brignone: “Ci siamo sentite subito quel giorno in cui si è fatta male, avevo chiamato il dottore della federazione che era ai campionati italiani per chiedere informazioni su di lei. Erano insieme all’ospedale di Trento, quindi me l’ha passata. Io poi l’ho anche ribadito in un messaggio che mi piacerebbe poterci essere visto purtroppo l’esperienza che ho accumulato negli anni, però con il suo staff avrà fatto delle scelte migliori per un percorso riabilitativo che sarà sicuramente al top. A mio parere il suo infortunio è molto grave, però se riuscisse a guarire bene e a mettere gli sci a dicembre ha tutto il tempo per preparare al top le Olimpiadi“.
Goggia ricorda la sua esperienza: “A me sono bastati 15-20 giorni a Copper Mountain e comunque arrivavo da tante stagioni in cui mi infortunavo, quindi non sono mai riuscita a dare troppa continuità al mio sci. Lei invece ha avuto 34 anni sugli sci senza particolari infortuni e secondo me avrà sicuramente in testa il gesto da fare una volta tornata”. “Se ho un sogno per la cerimonia inaugurale? È una decisione che non spetta sicuramente a me, mi avevano chiesto già a Pechino di fare la portabandiera, poi sono riuscita a infortunarmi e non fare neanche la cerimonia d’apertura. Vedremo, ma chiaramente sarebbe un orgoglio e un grossissimo onore”.