Nel Manitou c'è la famosa vasca da bagno nascosta da due ante di teak in cui la leggenda vuole si sia immersa anche Marilyn Monroe

C’è anche la ‘Casa Bianca galleggiante’ di John Fitzgerald Kennedy ormeggiata allo Yacht Club de Monaco, in occasione della Classic Week. Tra le 130 imbarcazioni d’epoca, tra yacht a vela e motoryacht d’epoca radunate nel Principato, spicca il Manitou. L’affascinante barca a vela lunga circa 18 metri ha ospitato al timone John Fitzgerald Kennedy, suo più celebre armatore. Soprannominata The Floating White House (Casa Bianca galleggiante, appunto), fu equipaggiata della tecnologia necessaria per mantenere le comunicazioni proprio come un ufficio presidenziale (anche con il Cremlino di Krusciov). Spiccano gli interni in legno, con un piccolo caminetto, una cabina spaziosa e la famosa vasca da bagno nascosta da due ante di teak (nella quale la leggenda vuole si sia immersa anche Marilyn Monroe). Kennedy ha trascorso diverso tempo a bordo del Manitou, non solo nella sua funzione di ‘ufficio presidenziale’ ma anche in compagnia di familiari e amici: sottocoperta è ancora esposta una foto che lo ritrae in compagnia di Jackie Kennedy e di Giovanni e Marella Agnelli. “Nel 1956 la barca è stata donata alla Marina Usa e John Fitzgerald Kennedy aveva incaricato il suo attaché di trovare un’imbarcazione che potesse assolvere alla funzione presidenziale. A questo punto il suo destino si incrocia con quello del Manitou. Si dice che tra gli ospiti a bordo ci sia stata anche Marilyn Monroe oltre a Jackie Kennedy. Secondo quanto si racconta, proprio Marilyn si sarebbe immersa nella vasca sottocoperta ma chissà. Non ne siamo sicuri”, spiega a LaPresse Hamish Easton, attuale proprietario del veliero che però preferisce definirsi ‘custode’ dell’imbarcazione perché un oggetto del genere “non lo possiedi mai per davvero ma puoi solo custodirlo per un periodo di tempo in attesa di affidarlo a chi verrà dopo”. La storia dello yacht a vela risale al 1937 quando il pilota di auto da corsa James Lowe lo commissiona allo studio degli architetti navali Sparkman & Stephens, tra i più famosi e influenti progettisti di tutti i tempi che hanno ideato – tra gli altri – molti yacht da regata dell’America’s cup. Vincitore nel 1938 della Mackinac race, da Chicago al lago Michigan, l’imbarcazione ripete l’impresa nel 1940-41. Ora il Manitou si ‘gode la pensione’ al porto di Cannes partecipando a 6-10 regate storiche l’anno. 

Il ‘Triton’ del 1908

Passando alle imbarcazioni a motore, una menzione speciale merita il ‘Triton’ del 1908, equipaggiato con motore a vapore. “È molto comodo da avviare perché non fa rumore, non ha odori e percorre una distanza davvero lunga con solo pochi litri di benzina. Disponiamo anche di una cucina completamente attrezzata”, spiega Michael Hoelzl, project manager di Autoboote Berlin. Il cantiere navale, fondato da Carsten Kling, si occupa principalmente del restauro di imbarcazioni antecedenti alle guerre mondiali. Altra imbarcazione della ‘scuderia’ di Autoboote è il ‘Wild Cat’, un motoscafo del 1923 con motore Rolls-Royce da 27 litri e 650 cavalli. “Abbiamo osservato una tendenza molto interessante iniziata circa 10-15 anni fa e ora in realtà trattiamo solo barche storiche”, aggiunge Hoelzl. 

Il Mariska

Mentre si cammina sul molo non si può fare a meno di notare il Mariska (1908). Si tratta di uno degli ultimi quattro 15 metri stazza internazionale ancora naviganti, insieme a Tuiga (vanto proprio dello Yacht Club de Monaco), The Lady Anne (1912) e Hispania (1909). Tutti gareggiano principalmente nelle regate del Mediterraneo. “Il Mariska è un 15 metri stazza internazionale, una delle più famose classi in Europa – spiega Michael Fortenbaugh, commodoro del Manhattan Yacht Club -. Insieme a gran parte dell’equipaggio siamo arrivati qui in aereo per partecipare alla regata. Abbiamo preso parte più volte alla Monaco Classic Week ma è la prima volta che lo facciamo a bordo di un 15 metri. È bellissimo ed è una gioia per noi competere su questa tipologia di imbarcazioni”.  

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