Nella staffetta argento amaro

L’Italia consolida il primato agli Europei a squadre di atletica e incrementa il bottino di medaglie ai Giochi Europei in Polonia. Dopo il poker di vittorie che ieri ha portato la squadra al top della classifica della Coppa, finora mai vinta dall’Italia, oggi sono arrivate altre cinque medaglie: un oro, conquistato da un super Alessandro Sibilio, tre argenti e un bronzo. Le note dolenti sono arrivate in chiusura di programma con le staffette. Soprattutto quella maschile, che ha perso Fausto Desalu per un infortunio ‘last minute’ e ha visto sfumare la vittoria e la possibilità di ipotecare i Mondiali di Budapest. Ma tant’è. Resta l’ottima prestazione della squadra, che domani avrà la concreta possibilità di conquistare un titolo storico per l’atletica azzurra.

La prima e unica vittoria di giornata è arrivata nei 400 ostacoli, gara dominata da Sibilio con il secondo tempo in carriera di 48”14 che gli è valso anche il record dei campionati. Il 24enne napoletano ha tagliato il traguardo davanti all’olandese Nick Smidt (48”95) e al britannico Seamus Derbyshire (49”51). Il finanziere si è detto “al 50% soddisfatto”, rammaricato per un errore tecnico legato agli appoggi che gli ha fatto perdere “molto nel finale”, dando però appuntamento ai Mondiali di Budapest.

Il primo exploit di giornata ha invece il volto del 18enne Mattia Furlani, che ha conquistato il secondo posto e quindi l’argento nel salto in lungo con la misura di 7.97 (-0.4 m/s) ottenuta al secondo tentativo. Stavolta il talentuoso reatino non ha superato il muro degli 8 metri. Il nullo finale gli ha tolto questa gioia, ma resta la soddisfazione di avere chiuso alle spalle del solo campione olimpico Miltiadis Tentoglou atterrato a 8,34 (-1.6 m/s), miglior prestazione europea dell’anno. “Per me è stata una conferma importante, sono contento. L’argento è un sogno, la mia prima medaglia assoluta. Fino a un anno fa non immaginavo una cosa del genere, ero a casa a vedere Tentoglou”, sorride il giovane azzurro.

In evidenza anche Ayomide Folorunso, che ha chiuso al secondo posto la gara dei 400 ostacoli conquistando anche l’argento ai Giochi Europei. L’azzurra ha tagliato il traguardo in 54”79, suo primato stagionale, alle spalle della tedesca Carolina Krafzik (54”47). Secondo posto che vale un bronzo ai Giochi per Ottavia Cestonaro nel salto triplo con la misura di 14,09 (-0.3 m/s) e punti preziosi in Coppa sono arrivati anche da Hassane Fofana, terzo al traguardo dei 110 ostacoli con un 13”47 che non gli è bastato però per la medaglia ai Giochi Europei. Doppia delusione, infine, per le staffette. Gara compromessa per le azzurre quando il testimone, nel cambio tra Kaddari e Bongiorni, è finito a terra. Gli azzurri Patta, Ceccarelli (all’esordio nella staffetta azzurra), Ricci e Tortu hanno invece chiuso al terzo posto la loro gara vinta dalla Germania in 38”34 davanti alla Gran Bretagna (38”44), poi squalificata per invasione della corsia nella terza frazione. Ma l’argento ha il sapore amaro per gli azzurri, già orfani di Marcell Jacobs e ora in apprensione per il guaio muscolare rimediato nel riscaldamento da Desalu. “Eravamo venuti qui per vincere, questo terzo posto aiuta per la classifica ma volevamo fare meglio e soprattutto mettere un punto alla qualificazione per i Mondiali, che invece non è arrivato. Dallo sguardo di tutti noi si può capire che non siamo contenti”, ha detto Tortu sintetizzando il pensiero della squadra. L’atletica azzurra si consola almeno in parte guardando la classifica degli Europei a squadre, che guida con 294 punti davanti alla Polonia con 258.50 e alla Germania con 256.50. L’ultima e decisiva giornata vedrà in gara, oltre a Tortu nei 200 metri, anche il campione olimpico del salto in alto Gianmarco Tamberi, l’oro continentale dei 10.000 Yeman Crippa (nei 5000) e l’argento europeo indoor del lungo Larissa Iapichino. L’Italia può sognare in grande, anche in chiave Giochi Europei.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata