La squadra africana, alla sesta qualificazione consecutiva in Coppa del Mondo, sogna di ribaltare il pronostico

Sarà l’Angola la prima avversaria della nazionale italiana di basket nel girone A di Coppa del Mondo, che prenderà il via domani, 25 agosto, a Manila nelle Filippine. Gli azzurri partono con i favori del pronostico contro il team africano ma quest’ultimo è abituato al palcoscenico mondiale e, tra un buon reparto lunghi e alcuni giocatori-culto, sogna di ribaltare le previsioni e infliggere una sconfitta a sorpresa a Pozzecco e company. Ecco, dunque, l’identikit della nazionale angolana di basket:

Sesto mondiale consecutivo

Per l’Angola questa è la sesta partecipazione consecutiva ai mondiali: la nazionale si è infatti qualificata ininterrottamente a tutte le rassegne iridate dal 2002 al 2023, ottenendo come miglior risultato il nono posto del 2006 con 3 vittorie e 3 sconfitte. Ma l’attuale nucleo della squadra, che è allenata dallo spagnolo Josep Claros, costituisce l’inizio di un nuovo ciclo rispetto al gruppo che giocò la Coppa del Mondo di Cina 2019. Molti dei giocatori che allora avevano più di 30 anni ora non sono più nel giro della nazionale e, negli ultimi anni, gli angolani sono scivolati al quarto posto del ranking africano

Dundao, un play da 1.67 m

A creare potenzialmente delle difficoltà all’Angola potrebbe essere la differenza di fisico con l’Italia, specialmente nel reparto guardie. A guidare infatti la nazionale africana verso la qualificazione mondiale è stato Childe Dundão, velocissimo play 25enne con più di 12 punti di media nelle qualificazioni e già giocatore di culto per gli appassionati: ma Dundao è alto solo 1,67 metri e il suo compagno di reparto, Gerson Domingos, non è da meno con i suoi 1,78 m. E l’Angola potrebbe soffrire questo mismatch con gli azzurri. 

Bruno Fernando, un centro di esperienza

Più pesante il reparto dei lunghi, in cui spicca Bruno Fernando, che ha giocato in NBA con Celtics, Rockets e poi Hawks dopo essere stato scelto al draft 2019: centro di vecchia scuola da 2,08m, è eccellente nei rimbalzi. Gioca invece in Europa Jilson Bango, classe ’99, stessa altezza di Fernando, in Germania al Basketball Löwen Braunschweig. Ma non potrebbe essere abbastanza: se la squadra africana, che nelle qualificazioni ha tirato sotto il 30% da dietro la linea dei tre punti, non dovesse migliorare le percentuali, la difesa azzurra potrebbe creare più pressione sul frontcourt e renderlo inoffensivo

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