Con lui è morta anche la figlia Gianna, e sono rimaste uccise altre 7 persone

Il 26 gennaio 2020 la leggenda Nba Kobe Bryant, la figlia tredicenne Gianna e altre sette persone rimasero uccise in un incidente aereo. L’elicottero sul quale viaggiavano precipitò nella California meridionale; l’ex stella dei Lakers aveva 41 anni.

Nei suoi 20 anni di carriera, Kobe Bryant ha sempre giocato per i Los Angeles Lakers. Bryant ha perso la vita vicino a Calabasas, in California.

La morte di Bryant, oltre a suscitare cordoglio in tutto il mondo, è poi diventata anche un caso mediatico dal punto di vista giudiziario: le foto dell’incidente furono diffuse immediatamente dopo e la vedova di Kobe aveva fatto causa. Una giuria federale ha stabilito nell’agosto 2022 che la contea di Los Angeles deve pagare alla vedova di Kobe Bryant, Vanessa, 16 milioni di dollari per le foto del corpo del marito sul luogo dell’incidente in elicottero del 2020 nel quale il campione Nba è morto. I nove giurati che hanno emesso il verdetto unanime hanno concordato con Vanessa Bryant e i suoi avvocati sul fatto che gli agenti e i vigili del fuoco che hanno scattato e condiviso foto dei resti di Kobe Bryant e della loro figlia di 13 anni Gianna hanno invaso la sua privacy e “aumentato la sua angoscia emotiva”.

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