Il campione ha giocato assieme al primogenito durante la partita tra i Lakers e Phoenix

LeBron James in campo con il figlio Bronny. Quattro minuti appena, ma sufficienti per per fare la storia. Il campione americano di pagine epiche con cui arricchire il romanzo della Nba ne ha scritte tante ma questa è una di quelle che vanno oltre, travalicano la stessa questione estetica del gesto atletico o dei freddi numeri con cui allungare la lista dei record. Stavolta c’è di mezzo qualcosa di molto più profondo ed intimo ed è la realizzazione di un sogno di famiglia inseguito da quando il ‘Signore degli anelli’ (quattro) ha messo al mondo vent’anni fa il primo dei suoi tre figli.
 
Il campione dei campioni, il miglior marcatore dell’epopea Nba, l’idolo assoluto del basket Usa, l’uomo cresciuto senza un padre e che sembra aver fermato il tempo, ha avuto la possibilità di giocare a 39 anni nella stessa squadra di Nba con Bronny, il suo primogenito. E’ accaduto domenica sera durante il primo tempo della gara di preseason dei Lakers contro Phoenix. Duecentoquaranta lunghissimi secondi fianco a fianco nel secondo quarto per quello che il campione ha definito un momento che “sicuramente non dimenticherò mai”.
 
La pagina storica è stata scritta quasi casualmente, nel giorno del ventesimo compleanno di Bronny ed è sembrato una festa per ‘Il prescelto’, che ha parlato del desiderio di questa opportunità da quando Bronny era al liceo. Sebbene sappia che ci saranno molte più possibilità di giocare insieme nella prossima stagione dei Lakers, la prima volta in campo insieme con la stessa ‘divisa’ è sembrata “non reale” al campione statunitense.

LeBron: “Per un padre significa tutto”

“Per un padre, significa tutto. Per qualcuno che non ha avuto questa esperienza crescendo, essere in grado di avere quell’influenza sui propri figli ed essere in grado di vivere momenti come questi con tuo figlio è il massimo. Essere in grado di lavorare con tuo figlio è una delle cose più grandi che un padre possa mai sperare o desiderare”, ha aggiunto Le Bron particolarmente commosso. Bronny James è entrato nella partita di preseason come sostituto per iniziare il secondo quarto, unendosi al padre in campo all’Acrisure Arena nella Coachella Valley. A Bronny è stato detto dall’allenatore JJ Redick prima della partita che avrebbe giocato insieme a LeBron, ma la matricola ha mantenuto il suo solito atteggiamento freddo sia prima che dopo. “Ero piuttosto eccitato”, ha ammesso Bronny che sta ancora imparando a gestire un rapporto in campo con suo padre, che ha ripetutamente insistito sul fatto che suo figlio non può e non deve chiamarlo in campo “papà”.”Penso sempre a ‘Quello è mio padre!’, perché è letteralmente mio padre”, ha detto Bronny. “Ma quando gioco, è solo il mio compagno di squadra. Tutto qui”.
 
I loro minuti insieme non sono stati così fluidi come lo saranno più avanti nella stagione. Poco dopo aver segnato una tripla, LeBron ha passato la palla a Bronny e ha fatto un blocco per il tentativo da tre punti di suo figlio. Ma il ventenne ha sbagliato. “Speravo davvero che quella tripla entrasse, ha detto Redick con un sorriso. “Sarebbe stato un bel momento. Ma ne avranno molti insieme, ne sono sicuro”. La prima pagina di storia è stata scritta. Ora non resta che prepararsi per il romanzo. Bronny ha giocato circa nove minuti nel secondo tempo, senza segnare nella sconfitta dei Lakers per 118-114 contro i Suns. “Gli ho solo detto, ‘Continua a migliorare. Sei giovane e continua a imparare dai tuoi errori”. Un padre è meglio di cento insegnanti, diceva l’oratore inglese George Herbert. Se poi il papà si chiama LeBron e si vuole giocare a basket, ci sono ampi margini per imparare in fretta.

 

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