Prima vittoria in un grande giro per l'olandese
196 km di montagne russe e alla fine a sorridere sul traguardo di Potenza è il team Jumbo Visma. Dietro la zampata di Koen Bouwman, al primo successo in un grande giro, c’è infatti la regia di Tom Dumoulin, che si riscatta dopo la delusione sull’Etna e aiuta il compagno di squadra a trionfare nella settima tappa del Giro d’Italia, frazione partita da Diamante e senza un metro di pianura. Un continuo saliscendi che ha messo a dura prova la resistenza della carovana, che dopo il relax della Palmi-Scalea – in cui ha trionfato in volata Arnaud Demare – ha affrontato una giornata complicata, che potrebbe restare sulle gambe dei corridori in vista delle tappe del weekend, con l’insidiosa Napoli-Napoli e, soprattutto, il secondo arrivo in salita di domenica sul temibile Blockhaus.
La fuga decisiva è partita infatti dopo 75 km di scatti e controscatti senza un attimo di pausa, con un gruppo – guidato dalla Trek-Segafredo della maglia rosa Juan Pedro Lopez – che finché ha potuto non ha lasciato spazio agli attaccanti di giornata. Alla fine, su impulso di uno scatenato Davide Formolo, il tentativo giusto ha visto inserirsi Davide Villella della Cofidis, Diego Camargo della EF Education Easypost, Wout Poels della Bahrain Victorious e soprattutto Bauke Mollema, uomo della maglia rosa, e la coppia del team Jumbo Visma Tom Dumoulin e Koen Bouwman. Salita dopo salita i fuggitivi sono rimasti in quattro: a quel punto il gioco di squadra tra Dumoulin e Bouwman è stato premiato, con l’ex vincitore del Giro nei panni di gregario per il compagno, che si è imposto in una volata lunghissima su Mollema e Formolo. “Non so cosa dire, sono felicissimo di questa vittoria. Insieme con Tom siamo entrati in fuga, lui stava molto bene, io ho avuto un momento un po’ difficile sulla penultima salita – ha raccontato il vincitore – Alla fine Tom ha fatto un lavoro fantastico ma io ero il più veloce in questo gruppetto. Io ero davvero al limite, una volta che sono rientrato in fuga ce l’ho fatta a riprendermi”. Il resto del gruppo – trainato dalla Ineos Grenadiers di Richard Carapaz – ha mantenuto un margine di sicurezza sulla fuga per evitare che Dumoulin, naufragato sull’Etna, recuperasse troppi minuti e rientrasse del tutto in classifica. Leonard Kamna, che ha provato nelle battute iniziali ad accendere la corsa e mettere in difficoltà la maglia rosa, ha regolato lo sprint ristretto piazzandosi al sesto posto, a 2’59” da Bouwman. “E’ stata una giornata complicata, non è stato facile mantenere la maglia rosa”, ha raccontato Lopez all’arrivo a Potenza. Riuscirci nelle prossime due tappe, guardando il percorso che attende i corridori, sarà ancora più difficile.
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