Per l'australiano la 10^ vittoria di tappa nei grandi giri. Evenepoel mantiene la maglia rosa

Il grande ritorno di Micheal Matthews. L’australiano non centrava una vittoria di tappa al Giro d’Italia dal 2015. Al traguardo di Melfi, al termine dei 216 km scattati da Vasto, il velocista di Canberra ha rotto il digiuno con una gran volata. Portando così a quota tre il suo bottino di tappe alla corsa rosa. Mentre complessivamente non raccoglieva un successo dal luglio 2022, quando alzò le braccia a Mende, epilogo della 14/a tappa del Tour de France. 300 giorni dopo, è un vero e proprio atto di forza quello che realizza il corridore del Team Jayco-Alula, capace di imporsi sul danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo), altro grande favorito per il trionfo odierno, e sull’australiano Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck). Nella top five di giornata anche due italiani, Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa) e Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck). Matthews ha messo tutti in fila in un finale che presentava un rettilineo in salita al 5%.

 “Non vincerò la maglia rosa ma vincere una tappa è straordinario”

“E’ stata una giornata lunga e noiosa. Però avevamo un programma, fin dall’inizio della giornata, fare di tutto per vincere”, ha commentato al traguardo l’australiano. “Ieri le cose non sono andate come nei piani, oggi ci abbiamo riprovato, i ragazzi sono andati davanti dal km 0, quando ha iniziato a piovere mi sono preoccupato un po. Per me la fine è stata la parte più facile. Purtroppo – ha aggiunto – non vincerò la maglia rosa ma vincere una tappa è straordinario. Sono venuto al Giro proprio per vincere una tappa e l’ho già fatto”. L’australiano ha finalizzato il gran lavoro del suo team: spicca indubbiamente il gran lavoro del campione italiano Filippo Zana, che ha fatto il passo in salita. Conserva il comando in classifica generale Remco Evenepoel che non è rimasto a guardare. Il belga (Soudal Quick-Step) ha agguantato i tre secondi di abbuono al traguardo volante di Rapolla, strappandoli al rivale Primoz Roglic (lo sloveno della Jumbo-Visma ne incassa 2″). La maglia rosa ha ora un vantaggio di 25 secondi su Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), oggi apparso in difficoltà a tratti, e di 32 secondi su Joao Almeida (Uae Team Emirates). Proprio il portoghese, nel finale, complice la pioggia è scivolato in discesa, ai -15 ed è stato costretto a cambiare la bici. Roglic è distante dalla vetta 44″.

Evenepoel: “Oggi è andato tutto bene”

“Oggi è andato tutto bene, tutto liscio. Bisogna sempre essere concentrati in queste tappe”, le parole di Evenepoel. “Sul bagnato devi stare attento, perché le cose peggiori succedono in tappe così facili. Avere la maglia rosa ha vantaggi, ma anche lo svantaggio di dover tenere sempre il controllo della corsa, il piano è ancora quello di provare a perdere la maglia ma da un corridore che non possa poi vincere il Giro d’Italia. Anche se non è certo”, ha spiegato il belga. “Dovremo analizzare molto bene la situazione che si crea all’inizio della tappa di domani”. La tappa è stata caratterizzata dalla fuga iniziale del russo Alexander Konychev e del serbo Veljko Stojnic (Team Corratec). Il duo di esordienti al Giro, prima di essere riagguantato sulla prima salita, è arrivato a un vantaggio di sette minuti sul gruppo. Domani è in programma la quarta frazione, la Venosa-Lago Laceno di 175 km.

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