Il danese ha staccato il grande rivale Pogacar grazie ad una prestazione mostruosa fin dalle prime curve del tracciato

Un vichingo alla conquista di Parigi. Uno scatenato Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) ha stravinto la 16/a tappa del Tour de France, la cronometro individuale da Passy a Combloux di 22.4 km. Con il tempo finale di 32’36” il danese ha staccato il grande rivale lo sloveno Tadej Pogacar (Uae Team Emirates) di 1’38” grazie ad una prestazione mostruosa fin dalle prime curve del tracciato. Il danese ha mulinato le gambe e fatto letteralmente volare la sua bici da crono, con cui ha percorso anche la salita finale a conferma di una brillantezza e una condizione spaziale. Pogacar dal canto suo ha provato a tenere i ritmi del rivale, nel momento di attaccare la ‘cote de Domancy’, 2,5km al 9,4%, ha pure cambiato bici ma non c’è stato nulla da fare e alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca.

“Sono molto felice e orgoglioso della mia prova, sono sorpreso anche io. Onestamente non credevo di andare così forte e dare così tanti secondi al mio avversario”, ha commentato a caldo Vingegaard. “Era una crono davvero particolare, forse da dividere in 3 o 4 parti. Con subito una salita, poi una discesa seguita da una parte pianeggiante prima dalla salita finale. Sono felice perchè è la mia prima vittoria in una crono al Tour”, ha aggiunto la maglia gialla. A conferma dello strapotere di Vingegaard e Pogacar i distacchi abissali inflitti praticamente a tutti gli avversari, compreso un altro fuoriclasse del calibro di Wout Van Aert (Team Jumbo Visma), terzo al traguardo staccato di 2’51” da Vingegaard. Quarto lo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain-Victorius) a 2’55” e quinto l’inglese Simone Yates (Team Jayco) a 2’58”. Migliore degli italiani Gianni Moscon (Astana), 31° a 5’03”. Buona la prova anche di Giulio Ciccone (Lidl-Trek) 57° a 5’59”, che ha difeso la maglia a pois di miglior scalatore. “Oggi dovevo solo andare a tutta, perchè non avevo punti di riferimento e alla fine ce l’ho fatta. Ora per difendere la maglia devo prendere ancora qualche punto domani e sabato”, ha detto il corridore italiano ai microfoni di RaiSport. E’ dai tempi del ‘Diablo’ Claudio Chiappucci che un italiano non conquista la maglia a pois al Tour.

Con la vittoria Vingegaard consolida la maglia gialla di leader, nella classifica generale il danese ha infatti ora 1’48” di vantaggio sullo stesso Pogacar in un duello che si profila però ancora acceso nelle prossime tappe. Lontanissimi tutti gli altri, con Adam Yates (Uae) di nuovo terzo ma a ben 8’52” da Vingegaard e lo spagnolo Carlos Rodriguez (Ineos) oggi in grande difficoltà scivolato al quarto posto a 8’57”. “Non dobbiamo pensare di aver già vinto il Tour perchè ci sono ancora delle tappe molto difficili, dobbiamo solo continuare a lottare anche nei prossimi giorni”, ha confermato Vigegaard alla tv francese. Già oggi è in programma la penultima tappa di montagna di questo Tour, la Saint-Gervais Mont-Blanc con arrivo a Courchevel dopo 166.0 km e dopo aver scalato il ‘cole de las Loze’ la cima più alta di questa Grand Boucle a oltre 2.300 metri sul livello del mare. Una frazione che di fatto dovrebbe definire il vincitore di questo Tour, che a meno di stravolgimenti sarà ancora Vingegaard. Il danese è infatti sempre più vicino a bissare il successo della Grand Boucle dello scorso anno, sembre davanti a Pogacar. 

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