I team Usa hanno ribadito ancora una volta la superiorità già mostrata nelle tappe precedenti

Diciannove eventi complessivi e appena mezzo punto di distanza. Dopo un'intera giornata di gare LA Current e Cali Condors si trovano praticamente al punto di partenza. Ma con un biglietto per Las Vegas virtualmente in tasca. Il derby Usa dell'International Swimming League, che assegna due pass per la finale del 20-21 dicembre, si trasforma in una sfida a due tra i team californiani, che hanno ribadito ancora una volta la superiorità già mostrata nelle tappe precedenti relegando a un ruolo da comparse NY Breakers e DC Trident, che lottano per il terzo posto (sono lontane 2,5 punti una dall'altra). Il pubblico dell'Università del Maryland si schiera con questi ultimi, ma ad infiammare la piscina del campus è il duello tra Current e Condors, per la prima volta in vasca una contro l'altra. Ed è stato uno spettacolo nello spettacolo, con sorpassi e contro sorpassi gara dopo gara, nel gioco di luci e musica che ormai è un marchio di fabbrica dell'Isl.

I Cali Condors sono avanti di mezzo punto (234,5 contro 234) sugli LA Current, che hanno dato filo da torcere soprattutto in virtù delle assenze di Nathan Adrian e di Ryan Murphy, stelle che avrebbero assicurato un bottino di punti considerevole nelle gare veloci e nel dorso. La profondità del roster si è rivelata invece ancora una volta l'arma vincente della squadra gialloblu, penalizzata dalla squalifica di una delle due staffette nella 4×100 mista maschile, costata complessivamente 14 punti. Dopo il trionfo di Felipe Lima nei 50 rana, capace di spezzare la partenza sprint dei Condors protagonisti di tre successi nelle prime tre gare, arriva infatti la doppietta Seliskar-Kalisz nei 400 misti (battuto Litherland che si era imposto nei primi due appuntamenti a Indianapolis e Napoli) e Baker-Bilquist nei 200 dorso a rimettere in pista la squadra californiana.

Il problema per i Current ha però un nome e un cognome ben preciso: Caeleb Dressel, che si avvia a conquistare per la seconda volta il titolo di Mvp dopo i 25,5 punti raccolti sabato. Il fuoriclasse americano, tornato con un bottino di sei medaglie d'oro dall'ultimo Mondiale in Corea, ha subito messo le cose in chiaro vincendo il duello con Tom Shields nei 100 delfino per poi imporsi nei 50 stile e avere un ruolo decisivo nel trionfo nella staffetta 4×100 stile maschile (in cui ha firmato il miglior tempo) che ha assicurato ai Condors il primato a fine giornata. Determinante anche il contributo di Lilly King, che si è confermata la regina della rana aggiudicandosi i 200 e i 50 e mantenendo la propria imbattibilità in Isl, dove vanta un record di otto vittorie su otto. Tra il successo di Siobhan Haughey nei 200 stile e quello di Ian Finnerty (che ha realizzato in 25"99 il nuovo primato americano nei 50) nei 200 rana – unici acuti dei Trident – che hanno alzato ulteriormente la temperatura nella piscina di College Park, i Current hanno saputo tenere il passo nell'ultima sessione di gare grazie a un paio di doppiette da urlo, come quella Pieroni-Seliskar nei 200 stile maschili e quella Gastaldello-Baker nei 50 rana. Proprio la sprinter francese, vincitrice anche dei 50 stile davanti alla campionessa olimpica in carica Pernille Blume, è finora la rivelazione della tappa americana. Qualora Gastaldello dovesse confermarsi anche nella skin race femminile (al maschile Dressel sembra non avere rivali) il duello Current-Condors potrebbe proseguire anche domenica. In un antipasto di ciò che comunque avverrà a Las Vegas.

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