Il nuoto di fondo italiano festeggia anche il bronzo di Giulia Gabrielleschi nell'omologa gara femminile. L'azzurra ha chiuso la sua gara con 57'00"3, dietro all'olandese Sharon Van Rouwendaal e alla spagnola Maria De Valdes
Ancora un acuto di Gregorio Paltrinieri: agli Europei a Roma l’azzurro delle Fiamme Oro vince la 5 km in acque libere, nel mare di Ostia, con Domenico Acerenza che conquista l’argento per una splendida doppietta italiana. Sul podio con loro, bronzo, il francese Marc Antoine Olivier. Un altro oro arriva nel pomeriggio dai tuffi, con Lorenzo Marsaglia nel trampolino tre metri. Anche qui doppietta azzurra con il bronzo conquistato da Giovanni Tocci preceduto dal britannico Jordan Houlden, argento. Ciliegina sulla torta di un europeo straordinario, nel tardo pomeriggio Alessandro De Rose conquista la medaglia di bronzo nei tuffi grandi altezze, con il punteggio di 416.45, preceduto dai due romeni Constantin Popovici (oro con 455.70) e Catalin-Petru Preda (argento con 436.20). A De Rose è riuscita l’impresa di buttare giù dal podio la leggenda della specialità, Gary Hunt, che ha chiuso quarto. Una giornata ancora una volta trionfale per gli atleti, meno per gli organizzatori che hanno dovuto fare i conti con un mare sempre più agitato, che ha costretto a interrompere la gara di 25 km in acque libere, finita nel caos e alla fine, dopo una lunga riunione, cancellata. Al mattino però il mare è stato benevolo con gli azzurri: la 5 km “è stata una bellissima gara – racconta Paltrinieri -, i primi due giri molto bene, al terzo si è alzato un po’ il mare e si sentiva. Vedere la spiaggia piena di gente è spettacolare”. Acerenza nel finale ha anche provato a superare il compagno di squadra, ma Paltrinieri ha resistito: “Volevo provarci a superarlo e ci ho provato fino alla fine – sorride Acerenza -. Al terzo giro c’è stata un po’ di bagarre”. Felicissimo per il suo oro Marsaglia: “Mi tremano le gambe, ho fatto una gara senza neanche una sbavatura e sono al settimo cielo. Questo tifo è magico. La cosa più bella è salire ancora una volta sul podio con il mio amico Tocci”. Tornando alle acque libere, per l’Italia arriva un bronzo nella 5 km anche in campo femminile: Giulia Gabbrielleschi giunge terza per un decimo dietro la spagnola Maria De Valdes Alvarez. Vince la fuoriclasse olandese Sharon Van Rouwendaal.Una giornata iniziata bene che non poteva far prevedere il caos del pomeriggio: la gara di 25 chilometri interrotta a causa delle cattive condizioni del mare, con molti dei nuotatori in gara che non sarebbero stati informati della decisione dei giudici. Alla fine la decisione di cancellarla, proprio per un difetto di comunicazione tra i giudici di terra e quelli in mare, e non assegnare le medaglie. La gara maschile prima dell’ultimo giro è stata dirottata all’improvviso verso la linea del traguardo con gli azzurri Sanzullo, Verani e Furlan che hanno toccato il blocchetto per primi. Alcuni nuotatori sono stati fermati, altri invece sono andati avanti ignari del messaggio. L’azzurra Ciccarella addirittura è stata fermata in mare da alcuni agenti di polizia. “Mentre stavo nuotando – racconta – i ragazzi della polizia mi hanno fermato e fatto un segnale come per farmi capire che la gara era interrotta. Mi hanno chiesto se mi servisse arrivare a riva. Il mare non era dei migliori, le condizioni non erano adatte per una 25 chilometri. Ce l’aspettavamo lo stop della gara ma pensavamo che ci dessero un giro per giocarcela”. “Non ho capito cosa è successo – racconta l’altra azzurra Barbara Pozzobon -. Il mare stava mano mano peggiorando. Al decimo giro ci hanno detto che l’avrebbero fermata, poi ci hanno detto di continuare un altro giro. Alcune le hanno fermate, altre no”. Il più infuriato è Dario Verani: “A me non avevano detto niente. Venivo dalla medaglia d’oro al mondiale e non concludere la gara, lasciare tutto al caso e non sapere che la gara è finita è inammissibile. Siamo a un campionato europeo”.
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