L'ex campione del mondo dei pesi massimi si è sentito male tra Miami e Los Angeles a due mesi dal ritorno sul ring

Era soprannominato “Iron Mike”, ma stavolta anche lui ha dimostrato di essere umano. Sono stati attimi di paura per Mike Tyson, colpito da un malore in aereo mentre viaggiava da Miami diretto a Los Angeles. Durante il volo il 57enne ex campione del mondo dei pesi massimi ha accusato nausea e capogiri. La situazione, almeno all’inizio, sembrava grave: lo  staff del pugile ha subito lanciato l’allarme e l’aereo è stato fatto atterrare in modo da permettere l’arrivo di medici e infermieri. Già in volo la voce all’altoparlante aveva chiesto se a bordo ci fosse un medico esperto: l’avviso era apparso anche sugli schermi posti di fronte a ogni passeggero, ma nessuno aveva idea dell’identità del paziente. Il personale di bordo aveva comunque fornito qualche indizio: “Si tratta di una persona molto importante – aveva spiegato una hostess –  e vogliamo essere sicuri che tutto vada per il meglio”.

Lo staff: “Ha risposto alla grande”. Il 20 luglio l’incontro con Paul

L’ex pugile è stato soccorso per oltre venticinque minuti, ma le condizioni di Iron Mike non sembrano destare particolari preoccupazioni. “Si è trattato della riacutizzazione di un’ulcera, ha reagito alla grande”, ha fatto sapere il suo entourage. Al netto del passato spavento, tuttavia, l’incidente ha alimentato nuovi dubbi sulla tenuta fisica della leggenda del ring, che il 20 luglio incrocerà nuovamente i guantoni con lo youtuber Jake Paul, di 30 anni più giovane di lui, in un incontro che verrà trasmesso in esclusiva su Netflix e che molti esperti hanno bollato come una farsa. Tyson si è ritirato nel 2005 e la sua ultima esibizione, contro Roy Jones Jr, è andata in scena nel 2020

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