La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"

È durato circa 45 secondi il match di Angela Carini contro Imane Khelif nella categoria 66 kg del torneo di boxe alle Olimpiadi di Parigi 2024. Dopo una prima interruzione l’azzurra si è ritirata nel corso del primo round, consegnando la vittoria alla pugile algerina, che avanza così ai quarti di finale. Subito dopo la pugile campana si è inginocchiata al centro del ring in segno di disperazione. 

Carini in lacrime: “Preso colpi molto forti, non me la sono più sentita”

 “Non me la sono più sentita di combattere dopo il primo minuto. Ho iniziato a sentire un dolore forte al naso. Non è da me arrendermi, ma proprio perché non ci riuscivo ho detto basta e messo fine al match”. Lo ha detto in lacrime in zona mista Angela Carini dopo essersi ritirata dal match contro Imane Khelif. “Io sono salita sul ring per mio padre, la scorsa Olimpiade mio padre era in fin di vita, questa era la mia Olimpiade e volevo percorrere l’ultimo chilometro – ha aggiunto – Se mi sono fermata l’ho fatto solo per la mia famiglia“.

“Io ho combattuto spesso in nazionale, mi alleno con mio fratello, ho sempre combattuto con uomini, io non so, ho sentito troppo dolore oggi – ha poi aggiunto – Se ho avuto paura di farmi male? Non ho mai avuto paura di farmi male, quando scavalchi il ring sei consapevole di poter andare al tappeto ma non ce la facevo a portare al termine al match. Ho sentito un dolore forte forte al maso”

Meloni: “Match Carini non era ad armi pari”. Poi l’incontro

Mi ero emozionata ieri quando lei ha scritto ‘combatterò’, perché in queste cose conta anche la dedizione, la testa, il carattere. Però conta anche poter competere ad armi pari. Questa dal mio punto di vista non era una gara ad armi pari”, ha dichiarato la premier Giorgia Meloni a Parigi in visita a Casa Italia. Meloni ha poi incontrato la pugile nella venue del judo, dove la premier ha assistito al trionfo di Alice Bellandi, medaglia d’oro nella categoria dei 78 kg.

Meloni: “Su questa materia non sono d’accordo con Cio da anni”

Non sono d’accordo con la scelta del Cio. Non lo sono da anni. Quando nel 2021 il Cio cambiò il regolamento su questa materia noi presentammo una mozione per segnalare le conseguenze che questo poteva avere. Perché è un fatto che con dei livelli di testosterone nel sangue dell’atleta algerina la gara in partenza non sembra equa. C’erano quindi profili legati anche alla sicurezza. Bisogna fare attenzione nel tentativo di non discriminare, a discriminare”, ha detto la premier.

Carini: “Match irregolare? Non sono nessuno per giudicare”

“È stato un incontro irregolare? Non sono nessuno per giudicare“, ha detto Carini in zona mista. “Io non sono nessuno per giudicare o prendere una decisione, se questa ragazza è qui ci sarà un motivo – ha proseguito – Io ho combattuto e sono salita sul ring nonostante le mille polemiche che ci sono state”. 

La Russa: “Ritiro Carini le fa onore, l’aspetto in Senato per abbracciarla”

“Il pianto inconsolabile di Angela ci colpisce, ma il suo ritiro le fa onore. L’aspetto in Senato per abbracciarla”. Così su X il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Salvini: “Brava Carini, vergogna burocrati che hanno permesso match”

“’Picchia troppo forte, non è giusto’. Brava Angela, hai fatto bene! La nostra atleta si è dovuta ritirare contro Imane Khelif, prima di scoppiare in lacrime per tanti sacrifici andati in fumo. Una scena davvero poco olimpica: vergogna a quei burocrati che hanno permesso un match che evidentemente non era ad armi pari. Se ne sono accorti tutti in Italia e nel mondo, tranne i distratti commentatori della Rai. Un abbraccio ad Angela, forza!”. Lo scrive su X il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

Luxuria: “Carini ora martire ideologia gender, non si faccia strumentalizzare”

“Come finirà questa vicenda? Adesso correranno da Angela per renderla simbolo ed eroina nazionale, magari cercheranno di candidarla. Diventerà il simbolo martire di questa ideologia gender inesistente. Mi Auguro che Angela riesca a sottrarsi a questa strumentalizzazione inutile e dannosa, vedremo come andrà a finire. E’ la prima volta che c’è tutto questo trionfalismi per una che perde. Ricorso che è stata una sua scelta ritirarsi”. Così a LaPresse Vladimir Luxuria commentando l’incontro di pugilato tra l’azzurra Angela Carini e l’algerina Imane Khelif, rivale iper-androgina. “La polemica politica ci sarà sicuramente, figuriamoci se non si perderà occasione per strumentalizzare tutto, hanno cominciato con la fake news dell”Ultima cena’ che invece era l’ultimo banchetto degli dei e hanno proseguito con la foto delle donne nuotatrici in costume e un fotomontaggio con la scritta ad altezza vagina ‘non sono un ragazzo’. Cavalcano la polemica al punto tale che si erano anche inventati la transessualità di Khelif che rappresenta un Paese come l’Algeria, nazione che non l’avrebbe avuta come simbolo visto che in quel Paese la transessualità è un reato. E poi in chiave Macron, tutto antifrancese come se bruciasse il fatto che non ha vinto la Le Pen. Come se poi Macron c’entrasse qualcosa”, ha concluso. 

Irma Testa con la ‘barba’ su Instagram

La pugile azzurra Irma Testa si è ripresa in una storia su Instagram con una barba, applicata con un filtro. Un probabile riferimento alla vicenda che sta scuotendo il torneo di boxe ai Giochi di Parigi, con il ritiro dell’azzurra Angela Carini contro l’algerina Imane Khelif, diventato anche un caso politico. Nella storia pubblicata, Testa si sfila gli occhiali da sole e fa l’occhiolino

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