Comunione di intenti sulla divisione delle gare, delle cerimonie di apertura e chiusura ed anche degli oneri finanziari. Dopo l'ufficialità della candidatura alle Olimpiadi Invernali del 2026, il gruppo di lavoro lombardo-veneto e la task force del Coni si riuniscono per fare il punto della situazione. Il dossier, per dirla con le parole usate dal sindaco meneghino Beppe Sala, è "fatto al 98%". Discipline alpine soprattutto a Cortina, ghiaccio a Milano e cerimonia di apertura a San Siro, mentre per la chiusura si sogna l'Arena di Verona. Alcune gare si svolgeranno anche in Trentino Alto Adige, "è stata una mia idea" rivendica il governatore veneto, Luca Zaia.La parola d'ordine è risparmio. "Vogliamo rispettare le indicazioni del Cio e fare delle Olimpiadi sostenibili con investimenti limitatissimi", argomenta il governatore lombardo Fontana
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata