Battuti di 9 centesimi l'austriaco Vincent Kriechmayr e il francese Johan Clarey. Quarto Innerhofer e ottavo Casse
L'azzurro Dominik Paris vince l'oro mondiale nel supergG maschile. Con l'argetmnto di Sofias Goggia, l'Italia è in testa al medagliere (davanti agli Usa) dopo due gare. Paris scende con il numero 3 con il cielo abbastanza coperto e si "mangia" la pista in un minuto 24" e 20 centesimi. Dopo di lui ci provano in tanti a raggiungerlo. Solo l'austriaco Vincent Kriechmayr, il numero uno della classifica mondiale e il francese Johan Clarey gli arrivano vicini. A un soffio: 9 centesimi. Una decina escono di pista e tutti fanno qualche piccolo o grande errore. Male i norvegesi: Svindal, Kilde, Jansrud finiscono tutti dietro. Bene gli altri azzurri Kristof Innerhofer è quarto, e Mattia Casse (sceso con il 30) fa un garone e chiude ottavo.
Domme è stato spaziale nella parte centrale del tracciato: oggi al mondo non esiste nessun atleta capace di far volare gli sci quanto lui, che ha nella scorrevolezza il suo punto di forza. Anche in alto non è stato il migliore, al punto da avere solo il settimo tempo al primo intermedio, poi col passare delle porte ha aumentato la propria velocità e nessuno è stato in grado di raggiungerlo. Il sospiro di sollievo più grande l'ha tirato dopo l'uscita del campione olimpico in carica Matthias Mayer, che era passato in testa al secondo intermedio con 12 centesimi di vantaggio sull'azzurro, ma dopo il salto ha 'dimenticato' una porta e ha buttato al vento una gara fino a quel momento perfetta. Buon per Paris, ovviamente, ma un campione è anche chi non sbaglia. Oggi l'hanno fatto in molti: Jansrud e Svindal erano acciaccati e sono finiti fuori dalla top ten, lontanissimi dall'azzurro, così come l'altro norvegese Kilde (tra i migliori nella stagione) e Beat Feuz, che quest'anno in superG non riesce a rendere
La pista, con poca luce, non era facile e Dominik ha fatto un piccolo errore nel finale ("Credevo di essere più vicino all'ultimo saltino" ha detto) e ha rischiato un po'. Ma oggi non ce n'era per nessuno. L'azzurro ha detto di aver sentito subito "il feeling giusto con la pista" e di averci provato fino in fondo: "Il sogno delle medaglie c'è sempre, ultimamente non ci ero riuscito. A Schladming (nel 2013, ndr) ho fatto argento, questo oro mi dà tanto". E ancora: "Hanno fatto fatica tutti, si è visto, non era per niente facile oggi. Sono riuscito a trovare il feeling giusto. Non è finita qui? Abbiamo iniziato bene, ieri è andata bene e anche oggi. Speriamo di continuare così". Ora per lui c'è la possibilità concreta di una doppietta: sabato (12,30) c'è la libera in cui Dominik (che ne ha vinte due più un superG, in stagione) è favorito.
Fino ad oggi Paris aveva conquistato una sola medaglia ai Mondiali, l'argento in discesa a Schladming nel 2013. Se il primo oro arriva soltanto oggi è perché, come ha spiegato più volte nel corso della stagione, l'esperienza lo ha aiutato a maturare e a cancellare gli alti e bassi del passato, tra una gara e l'altra e nella stessa gara. Poi, ovviamente, la consapevolezza della propria forza fa tanto. Paris è arrivato ad Are con grande fiducia in se stesso, sapendo di essere il più forte, e in pista l'ha dimostrato, non facendosi distrarre neppure dal caos dei voli aerei che l'ha costretto ad arrivare in Svezia di notte dopo un viaggio lungo un giorno.
La cronaca
Cielo parzialmente nuvoloso, qualche raggio di sole e tanto freddo (-11°). Comincia a Are (Svezia) il SuperG maschile dei mondiali di sci. Ieri, tra le ragazze (pista accorciata) ha vinto la Shiffrin davanti alla nostra Sofia Goggia e alla svizzera Corinne Suter. Quattro gli azzurri in gara con buone possibilità: Dominik Paris (pettorlae 3) e Christof Innerhofer (18) tra i favoriti; Matteo Marsaglia (26) e Mattia Casse (30) per fare esperienza. In lotta per le medaglie: Kriechmayr (9, Aut), Mayer (13, Aut), Kilde (5, Nor), Svindal (11, Nor), Caviezel (17, Svi), Jansrud (7, Nor).
Ecco la diretta:
Il primo a scendere è lo svizzero Beat Feuz: 1'25"20 il suo tempo che diventa il pèrimo riferimento per tutti.
Tocca a un altro svizzero, Thomas Tumler che va fuori a tre quarti della gara.
Con il numero 3 scende il nostro Dominik Paris. E' uno dei favoriti. Ottima gara: 54 centesimi di vantaggio, poi 78, poi 1 secondo e 13. Chiude con un secondo esatto di vantaggio su Feuz: 1'24"20.
Il francese Brice Roger si batte bene e chiude a 41 centesimi da Paris
Ora tocca a uno dei favoriti: Aleksander Aamodt Kilde (Norvegia). Fa le acrobazie. E' dietro di 1 secondo e 63.
Con il numero 6, ecco lo sloveno Bostjan Kline. Può far bene. Ma esce a metà gara
Ed ecco un altro dei top. Kjetil Jansrud (Norvegia). Ha il numero 7. E' dietro: 1 secondo e 18 centesimi.
Ancora un norvegese: Adrian Smiseth Sejersted. Perde 83 centesimi ma recupera nel finale. E' terzo a 50 centesimi
Ecco Vincent Kriechmayr l'uomo che è al comando della classifica di SuperG. Ottima gara in altalena con Paris. Alla fine è dietro di appena 9 centesimi.
Con il numero 10 scende il canadese Dustin Cook. Sbaglia molto e a tre quarti della gara va fuori.
Con l'11 scende un alro dei favoriti, i9l norvegese Axel Lund Svindal. Buona gara, ma è solo quinto
Con il 12 tocca all'americano Travis Ganong che va fuori abbastanza presto.
Con il 13 un altro dei favoriti. E' l'austriaco Matthias Mayer. E' davanti, ma esce dopo il primo intermedio. Un altro cliente pericoloso che se ne va.
Tocca al francese Johan Clarey. Grande gara la sua. E' avanti per due intermedi e raggiunge un vantaggio di 17 centesimi su Paris. Poi perde ed è secondo per 9 centesimi.
E' il turno del tedesco Josef Ferstel. E' dietro, poi recupera. Finisce ottimo quarto a 39 centesimi
Con il 16 è il turno dello svizzero Marco Odermatt. Finisce settimo.
Ed ecco lo svizzero Mauro Caviezel. Ha delle possibilità. Dopo metà gara è dietro di 33 centesimi, ma esce poco più in giù
E' il turno del secondo azzurro Christof Innerhofer. Bene fino a metà gara, poi perde qualcosa, recupera e finisce quarto a 34 centesimi di Dominik
Con il numero 19 è il turno dell'austriaco Hannes Reichtel. Disordinatissimo, fa numeri per tutta la gara e esce a tre quarti.
Con il numero 20 scende il francese Adrien Theaux. Anche lui perde fino a 60 centesimi, poi reciupera qualcosa e chiude al quinto posto con 37 centesimi di ritardo.
Dopo venti discese Dominik Paris è al comando davanti all'austriaco Vincent Kriechmayr e al francese Johan Clarey entrambi staccati di appena 9 centesimi. Innerhofer è quarto. Ma la gara non è chiusa, anche perché il cielo si sta aprendo e esce un po' di luce che potrebbe aiutare chi scende adesso.
Con il 21 tocca al tedesco Dominik Scweiger che fa un numero pazzesco all'ultima curva e chiude decimo a 67 centesimi
Lo sloveno Klemen Kosi esce a metà gara. Con lui sono usciti otto atleti su 22.
Tocca all'americano Steven Nyman. Molto bravo fino a tre quarti gara (23 centesimi di ritardo). Poi sbaglia due volte e finisce ottavo a 50 centesimi.
Un altro americano: Ryan Cochran Siegle. Non male: chiude decimo a 63 centesimi
E' il turno del francese Nils Allegre. Bene all'inizio, poi sbaglia. Finisce 12 esimo a 64 centesimi.
Tocca al terzo azzurro:Matteo Marsaglia. Commette molti errori, fa un paio di numeri, rischia di cadere in un salto, resta in piedi ma va fuori.
Col 27 tocca al canadese Benjamin Thomsen. Finisce quindicesimo a 93 centesimi.
E' il turno dello sloveno Martin Cater. Buona gara. E' tredicesimo a 59 cemtesimi.
Tocca al pericoloso austriaco Daniel Danklmayer. Perde 55 centesimi al primo intermedi per un errore; poi 41 e 71. Chiude con nun ritardo di 1"08.
Ed ecco il quarto azzurro. E' Mattia Casse con il numero 30. E' dietro di 24 centesimi al primo intermedio. Poi di 46. Molto bravo. Finisce ottavo a 50 centersimi.
Scende il canadese James Crawford con il numero 31. Chiude 22esimo a 3"93
Ventitreesimo l'inglese Jim Gower a oltre 5 secondi
Col numero 33 lo sloveno Miha Hrobat esce.
Niente da fare per Seger (Canada), Vukicevic (Serbia), Koell (Svezia), Monsen /(Svezia). Il più pericoloso è l'americano Bryce Bennett che scende con il numero 50. I concorrenti sono 70 in tutto.
Nemmeno Meiners (Olanda) e Faarup (Danimarca) riescono ad avvicinare i primi.
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