La statunitense è invincibile
Con una seconda manche da urlo, Mikaela Shiffrin si è laureata campionessa del mondo per la quarta volta consecutiva in slalom speciale. La sciatrice statunitense, terza dopo la prima manche, ha chiuso con il tempo di 1'57"05 precedendo la svedese Anna Swenn Larson (+0.58) e la slovacca Petra Vlhova (+1.03), oro giovedì nel gigante femminile.
La campionessa 23enne, debilitata dall'influenza, ha rimontato facendo segnare il miglior tempo di manche. Shiffrin conquista così il quarto titolo iridato consecutivo, impresa mai riuscita a nessuno, in nessuna specialità. E saluta Are con due ori, considerando anche quello in supergigante. La sua epopea è cominciata a Schladming, nel 2013, quando aveva appena 17 anni. Oggi ne ha 23, è ancora giovanissima e sta già scrivendo gara dopo gara la storia dello sci con una serie di record impressionanti. Sulla pista di Are, che pure non le piace più di tanto al punto da bocciare la candidatura olimpica di Stoccolma per il 2026, Mikaela Shiffrin regala una seconda manche da indemoniata, aggredendo ogni porta, proprio come non era riuscita a fare nella prima, inizialmente corsa un po' in difesa. Così alla fine la sua grande rivale Petra Vlhova, oro in gigante, deve inchinarsi beccando addirittura oltre un secondo nel complesso, ma salendo comunque sul terzo gradino del podio.
Wendy Holdener, oro in combinata e nel team event vissuto a protagonista, aveva il miglior tempo nella prima manche, ma nella seconda ha rischiato troppo provando a stare davanti alla stratosferica Shiffrin, è andata lunga su una porta ed è stata costretta a risalire, finendo diciassettesima. Fuori dal podio anche Katharina Liensberger, quarta, così lo squadrone austriaco femminile chiude senza medaglie dopo 37 anni. L'unica azzurra arrivata al traguardo è Chiara Costazza, che nella seconda manche conferma il 20° posto della prima. In entrambe le circostanze qualche errore di troppo ne ha compromesso la prestazione. Era partita alla grande la giovanissima Lara Della Mea nella seconda manche, poi però è arrivata stanca alle ultime porte ed è uscita. Irene Curtoni, presentatasi in condizioni fisiche non perfette ad Are, era finita fuori già nella prima manche. Ma torna a casa con il bronzo del team event, come Della Mea.
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