Intervista all'azzurro che si prepara alle finali di Soldeu (Andorra) dove è in corsa per la coppetta di SuperG. Un personaggio eclettico che suona in una band "heavy metal". "Quest'anno svolta è arrivata a Bormio"

Non è un tipo abituato a fare troppi voli pindarici, Dominik Paris, nonostante di professione si butti giù dalle piste a oltre 100 chilometri orari. Reduce da una doppietta discesa-superG a Kvitfjell, la seconda dopo quella di Bormio, e soprattutto dall'oro conquistato qualche settimana fa ai Mondiali di Are, lo sciatore della Val d'Ultimo si appresta ad affrontare le Finali di Coppa del Mondo a Soldeu, ultima 'fatica' invernale, con la stessa naturalezza di sempre. In palio ad Andorra, però, c'è una coppetta di specialità, quella del supergigante, che vede l'azzurro davanti a tutti in una classifica comunque cortissima. Il 'metallaro' delle nevi, che nel tempo libero suona in un gruppo heavy metal, i Rise of Voltage, e prima delle gare si carica ascoltando musica, con una certa predilezione per i Pantera e i Machine Head, si racconta a LaPresse in vista di questo importante appuntamento in quella che lui stesso ha definito la sua "miglior stagione".

Come si sta preparando in vista delle Finals di Soldeu?
"Faccio un po' di allenamento a casa, sto due giorni tranquillo. Poi domenica ci si sposta già ad Andorra. E' sempre bello tornare a casa, si stacca un attimo".

Questa stagione ha ottenuto 5 vittorie in Coppa del Mondo e il trionfo in superG ai Mondiali di Are. Quando è arrivata la svolta?
"A Bormio ho sciato molto bene, lì ho fatto doppietta ed è stato molto importante per il resto della stagione. Poi certo l'oro al Mondiale è stato un sogno, il successo più importante".

Come coniuga la passione per la musica a quella per lo sci?
"In inverno suoniamo poco perché sono via spesso. Quando riusciamo a incontrarci proviamo. In estate invece più o meno sono sempre a casa e abbiamo più tempo per andare in sala prove".

(L'intervista completa nel flusso di notizie dell'agenzia LaPresse)

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