Festeggia la squadra azzurra dopo le imprese a Killington e Lake Louise

Splendide fiammate azzurre che lasciano una scia di ottimismo e fiducia per la stagione. Lo sci alpino italiano mette subito la sua 'impronta' in Coppa del Mondo con una doppietta nel gigante femminile di Killington, negli Stati Uniti, firmata dalla Marta Bassino che precede Federica Brignone, e con un secondo posto di Dominik Paris nella libera di Lake Louise, in Canada. Sulla pista 'Superstar', la località statunitense del Vermont si conferma una fenomenale terra di conquista per l'Italia. Dopo il successo di Federica Brignone nel 2018, arriva l'uno-due nel secondo gigante stagionale grazie alle magnifiche prestazioni offerte dalla 23enne piemontese dell'Esercito e dalla stessa campionessa valdostana, capaci di mettersi alle spalle la concorrenza. La Bassino, cinque podi in carriera ma mai sul gradino più alto del podio, è riuscita finalmente a mostrare appieno le proprie capacità in entrambe le manches, come mai aveva fatto in passato. Puntuale e precisa su un tracciato azzoppato nella parte iniziale a causa del vento che ha costretto la giuria ad abbassare di circa sei porte la partenza, Marta ha dosato nel migliore dei modi le energie, assecondando il tracciato che non presentava particolari insidie tecniche e quindi ancor più insidioso, perchè i distacchi erano naturalmente minimi per la brevità della manche. Alle sue spalle una convincente Brignone: la valdostana, settima a metà gara, ha realizzato il miglior tempo nella seconda, guadagnando la bellezza di cinque posizioni, fino a cedere alla compagna di squadra per soli 26 centesimi. La sconfitta di giornata è Mikaela Shiffrin: l'idola di casa puntava a raggiungere quota 62 trionfi per impattare Anne Marie Moser-Proell nella graduatoria delle plurivincitrici, non è andata oltre il terzo posto e deve rinviare l'aggancio allo slalom di domenica. Bassino diventa la settima italiana a vincere un gigante di Coppa del mondo femminile dopo Deborah Compagnoni, la stessa Brignone, Denise Karbon, Karen Putzer, Sabina Panzanini e Claudia Giordani, mentre la squadra azzurra festeggia la decima doppietta della storia, comprese tre triplette). "E' stata una gara bellissima, che ricorderò che tutta la vita. Sono finalmente riuscita a mettere insieme due manches in giornata difficile, perchè l'ordine d'arrivo racchiude le prime classificate nello spazio di pochi decimi. Spero che questo sabato rappresenti la svolta della mia carriera, sapevo che avevo nei piedi un risultato del genere, mi mancava la scintilla che trasformasse in oro ciò che compio ogni giorno", ha dichiarato a fine gara la Bassino. Euforica anche la Brignone: "Nella prima manche sono scesa correttamente, ma ricamavo invece di attaccare, nella seconda mi sono scatenata, spingendo di cattiveria. Ultimamente sto sciando molto bene e in gara non ero ancora riuscita a farlo, la gente sulle tribune ci ha dato grande carica". Importanti segnali di risveglio arrivano anche da Sofia Goggia. La campionessa olimpica di discesa, che nelle ultime due stagioni aveva faticato in questa specialità, ha raggiunto un promettente undicesimo posto: erano quasi due anni che non finiva nella top-15 ma soprattutto lancia un importante messaggio in vista delle gare veloci del prossimo fine settimana a Lake Louise.

Ma l'azzurro brilla anche in terra canadese con Dominik Paris che piazza un secondo posto di assoluto valore dietro il tedesco Thomas Dressen (al terzo successo in carriera) sfiorando il successo per appena due centesimi di secondo. Sul podio gli svizzeri Beat Feuz e Carlo Janka, terzi con lo stesso crono. L’azzurro dunque conferma l'intenzione di voler essere assoluto protagonista e ha subito centrato un risultato di rilievo in modo da poter iniziare la stagione nel miglior modo possibile. L'iridato in superG ha infatti sempre sofferto il periodo pre-natalizio faticando ad entrare nella migliore condizione all'inizio della stagione per uscire invece alla distanza. Il podio in terra canadese è dunque la migliore risposta per cambiare 'rotta'. Oltre il trentesimo posto invece Peter Fill tornato in pista dopo un anno per problemi alla schiena. Ma per lui l'importante era rompere il ghiaccio.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata