Sci, Bassino si ripete: gigante da regina a Courchevel. Pellegrino vince a Davos

Dopo la vittoria nel gigante di apertura di Coppa del Mondo a Soelden la piemontese originaria di Borgo San Dalmazzo si ripete nel primo dei due giganti di Courchevel

Il potere dell’umiltà e la forza della leggerezza. Marta Bassino stupisce ancora, domina le avversarie più agguerrite e inizia a cullare sogni che sembravano inimmaginabili. Dopo la vittoria nel gigante di apertura di Coppa del Mondo a Soelden la piemontese originaria di Borgo San Dalmazzo si ripete nel primo dei due giganti di Courchevel, in Francia, mettendo in bacheca la terza vittoria in carriera e il suo 14esimo podio. Si tratta del successo più bello per come è maturato e per la personalità dimostrata. L’azzurra è stata capace, nonostante le difficili condizioni dovute alla neve, alla nebbia e alle condizioni non perfette della pista, di rispondere nella seconda manche alla svedese Sara Hector riuscita a stampare un super tempo che sembrava impossibile battere. Invece la Bassino si è superata firmando il miglior parziale nella seconda prova, lasciando annichilita anche la slovacca Petra Vlhova che si è dovuta accontentare del terzo posto.

I complimenti sinceri della regina di Coppa, Federica Brignone (“Bravissima, ha superato tutto brillantemente”), giunta quinta dietro alla statunitense Mikaela Shiffrin, e dello stesso presidente del Coni, Giovanni Malagò (“Una seconda manche sontuosa” ha commentato con un tweet), dimostrano quanto sia stata convincente e suggestiva la prova della piemontese che ora balza al secondo posto in classifica generale dietro la Vhlova. “Oggi era una giornata difficile, ed era complicato fare una manche senza errori. Quello che ha fatto la differenza è stato l’atteggiamento. Io sono partita per attaccare e quello è stato l’atteggiamento vincente. Domani c’è un altro gigante, spero esca un po’ di sole e proverò a fare ancora due belle manche”, ha dichiarato l’azzurra che alza il livello delle sue ambizioni. Soddisfatta anche la Brignone, ottava dopo la prima manche: “Le avversarie non sono state ad aspettare me: ho fatto il possibile e ho dato il massimo nonostante qualche errore. E’ andata meglio della prima manche”. Coraggiosa anche la prova di Sofia Goggia he ha attaccato come al solito commettendo un brutto errore nella parte finale quando la sua gara stava mettendosi nettamente meglio.. L’olimpinoca ha chiuso 18/a dietro ad Elena Curtoni. Piccoli bagliori di azzurro invece nel settore maschile. Niente podio nel SuperG della Val d’Isere (vinto dallo svizzero Caviezel davanti al norvegese Sejersted e l’austriaco Walder) anche se ci sono stati parziali segnali di risveglio da parte di Christof Innerhofer, ottavo a 0.88 centesimi. Dominik Paris, al rientro dopo il lungo infortunio, ha chiuso al 16/mo posto.

Lo sci azzurro ha comunque regalato emozioni anche nel fondo con il ritorno al successo di Federico Pellegrino nella sprint in tecnica libera di Davos, una vittoria che rappresenta il suo quattordicesimo sigillo personale in Coppa del Mondo e che lo rilancia nell’olimpo della disciplina. Pellegrino ha così raggiunto il podio più alto dopo un anno e dieci mesi dal trionfo nella sprint di Cogne del 16 febbraio 2019, e ci torna nello stesso luogo dove vinse per la prima volta nel 2014. “In estate, dopo l’infortunio, avevo pensato che sarebbe stato impossibile arrivare qui in questa condizione. Sono davvero molto soddisfatto”, ha dichiarato l’azzurro che ha preceduto il russo Alexander Bolshunov e il britannico Andrew Young.