Il countdown è iniziato e nella celebre località alpina è tutto pronto per la prima storica kermesse iridata chiusa al pubblico

Dieci giorni ai Mondiali di sci alpino di Cortina d’Ampezzo, il countdown è iniziato e nella celebre località alpina è tutto pronto per la prima storica kermesse iridata chiusa al pubblico. E si perchè a causa della pandemia di Covid-19 i Mondiali di Cortina saranno blindati, con l’accesso consentito solo ad atleti, addetti ai lavori, media e ospiti. Il 7 febbraio è in programma la cerimonia d’apertura, poi il via alle gare con l’Italia pronta a recitare un ruolo da protagonista. Eppure fino a qualche settimana fa il rischio di un rinvio era ancora reale, poi l’ok definitivo del Cts ma che ha vietato l’accesso agli spettatori. “Non ho avuto paura, ma preoccupazione sì”, ha ammesso il sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina, nel corso di una conferenza stampa online. “Il fatto di essere un gruppo insieme a tutte le istituzioni ci ha dato grande forza e ormai siamo in dirittura d’arrivo”, ha aggiunto. “Dal 2017 a oggi il Governo ha garantito 40 milioni di euro e insieme al contributo dei privati arriviamo ad avere un investimento complessivo di 95 milioni”, ha sottolineato Valerio Toniolo, Commissario del Governo per Cortina 2021.

Il comitato organizzatore ha quindi dovuto fare di necessità virtù, organizzando un evento che avrà nella mediaticità una componente fondamentale, un modo per recuperare sponsor ed evitare così il rischio di perdite finanziarie visto l’impossibilità di attirare spettatori e turisti. “Non ci siamo mai demoralizzati e abbiamo sempre guardato avanti. Oggi siamo pronti per questo ultimo sforzo, consci di aver fatto un lavoro importante”, ha detto Alessandro Benetton, Presidente Fondazione Cortina 2021. “Abbiamo voluto vedere il bicchiere mezzo pieno, aiutati anche dal Governo nell’immaginare un primo evento in pandemia che potesse essere un’occasione mediatica”, ha aggiunto. “Sotto l’aspetto finanziario sarà un evento in pareggio, a dimostrazione che i grandi eventi non sempre devono lasciare delle perdite ma devono lasciare una eredità e un buon bilancio economico”, ha concluso.

Dal 7 al 21 febbraio la Regina delle Dolomiti sarà il centro del mondo del grande sci, con i migliori interpreti delle diverse discipline in pista a contendersi una medaglia che vale una carriera. Le precipitazioni nevose sono continue e abbondanti e il paesaggio è da cartolina. Condizioni che però stanno richiedendo un lavoro supplementare da parte degli addetti di pista, impegnati ormai da giorni nella preparazione della neve. Una parte di lavori sono stati anticipati, ma dalla scorsa settimana le operazioni di fresatura e bagnatura sono entrate nel vivo. Con un occhio sempre alle previsioni del meteo per essere pronti a intervenire in caso di ulteriori nevicate. In piena attività anche i lavori di allestimento delle piste, delle strutture e delle infrastrutture tecnologie.

Grande attenzione dedicata alla sicurezza legata al Covid-19, con gli organizzatori che hanno stilato un protocollo molto rigido che prevede tamponi preventivi e tamponi in loco ogni tre giorni. Sarà d’obbligo l’uso della mascherina. L’Italia si presenta all’evento iridato con grandi ambizioni, soprattutto in campo femminile dove la ‘valanga rosa’ in questo inizio di stagione ha fatto bene in quasi tutte le discipline. “Cortina è una grande cartolina, già questo è un valore aggiunto. Sarà un Mondiale innovativo e come federazione abbiamo cercato di fare il massimo su tutta la preparazione”, ha detto il presidente della Fisi Flavio Roda. “Agli ultimi Mondiali abbiamo vinto 3 medaglie, l’obiettivo a Cortina è di superarlo anche se non ci siamo dati termini numerici”, ha aggiunto.

E fra le protagoniste più attese c’è la campionessa olimpica di discesa Sofia Goggia, più volte protagonista sull’Olimpia delle Tofane. “Cortina è pura poesia, è sempre la pista preparata nel modo migliore per la Coppa del Mondo. E’ il contesto più bello”, ha dichiarato la campionessa bergamasca in un videomessaggio. “E’ un peccato che il Mondiale sarà a porte chiuse, ma è già un grande successo riuscire a disputarlo con tutte le restrizioni”, ha ammesso. “E’ per me un posto speciale, dove ho ottenuto il mio primo pettorale rosso in discesa e dove ho conosciuto il mio idolo Lindsey Vonn. Spero sarà lo scenario di un grande Mondiale, Cortina è per me un pozzo di ricordi”, ha aggiunto. Pronto anche Christof Innerhofer: “Bisogna rischiare tanto per vincere una medaglia, io sono carico e sono disposto a farlo”.

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