Il discesista azzurro guarda alla nuova stagione con in testa i Giochi

Da uomo jet abituato a buttarsi giù al cancelletto di partenza senza troppi pensieri, l’emozione più intensa in un anno indimenticabile per lo sport italiano non poteva che arrivare dalla velocità. Dominik Paris sta affilando gli sci in vista della nuova stagione, ricca di appuntamenti tra Coppa del Mondo e Pechino 2022, e pur volando basso (“farò il meglio possibile”) guarda in alto, a una medaglia olimpica che manca nel suo ricco palmares. Magari prendendo spunto da Marcell Jacobs, l’uomo più veloce al mondo a Tokyo 2020. “Ho visto quella gara e la staffetta 4×100, è stato impressionante – ha raccontato in una intervista a LaPresse – Jacobs è venuto fuori al momento giusto. E’ rimasto tranquillo, è partito ed è stato un fulmine. Spero di fare come lui, ma sono in tanti a sperarlo. Poi bisogna farlo”, ha raccontato il rocker di Merano – che alla passione per la neve abbina quella per la musica – con la consueta schiettezza.

La stagione al via nel weekend

La stagione di sci alpino scatterà questo weekend con il consueto appuntamento d’apertura a Soelden, dove è in programma un gigante, ma per gli atleti delle discipline veloci l’esordio è rimandato di qualche settimana. A fine novembre, a Lake Louise. “L’obiettivo è andare veloci, vedremo cosa verrà fuori. Io spero di partire bene già all’inizio della stagione, a Lake Louise e Beaver Creek, sono gare importanti per sapere a che punto è la condizione – ha spiegato – Voglio partire bene, poi all’appuntamento olimpico spero di arrivare al momento giusto”. Sulla lunga scia di successi azzurri, iniziati con il trionfo agli Europei di calcio, ci sono grandi aspettative per la spedizione a cinque cerchi in Cina. “Più pressioni per noi? Non penso cercheremo di fare il meglio possibile in pista”, ha assicurato Domme, punta di diamante della squadra maschile e non preoccupato da una discesa libera che, a causa della mancata organizzazione del test event dovuta alla pandemia, sarà quasi al buio. “Sarà diverso ma non è così grave, avremo tre prove – ha sottolineato – In ogni caso ci vorrà più concentrazione rispetto a una pista che già si conosce. Comunque con le prove si può capire dove fare la differenza”.

Il Covid ha rivoluzionato la vita di tutti, anche se Paris ammette di esser stato “fortunato” perché “vivo lontano dalle città e quindi l’ho sentito poco. E’ stato particolare ma non mi ha pesato così tanto. E ora con il green pass ti senti più libero di muoverti”. La prospettiva di doversi sottoporre a numerosi tamponi, soprattutto nella bolla olimpica, non mi “dà fastidio e non è un problema”. Anzi “è meglio avere un controllo in più, si può prendere il virus anche da vaccinati. Quel che conta è che restino tutti sani e nessuno sia costretto ad andare in quarantena, quello sarebbe grave”. Lo sciatore azzurro auspica più che altro che il mondo della montagna possa ripartire dopo due stagioni difficili. “spero ci siano sempre più riaperture, soprattutto in vista dell’inverno sarebbe importante – ha ammesso – La gente ha voglia di tornare sulla neve e di divertirsi”.

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