Il coordinatore Giovannini: "C'è ancora molto da fare"

Tito Giovannini, coordinatore provinciale del trentino per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, parla dell’appuntamento con i Giochi invernali. “Manca poco. C’è ancora molto da fare, non c’è un minuto da perdere, però siamo fiduciosi.

Il cronoprogramma per quanto riguarda gli ultimi lavori verrà rispettato e in linea di massima fino al 2024 la maggior parte degli interventi verrà completato, poi nel febbraio 25 ci saranno i test olimpici e poi tutti avanti a schiena bassa per finire gli ultimi dettagli in vista del febbraio e marzo del 2026”, ha detto Giovannini, coordinatore provinciale del trentino per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026, a margine della conferenza stampa di inaugurazione della mostra ‘Record’, uno dei tre momenti espositivi di ‘Anelli di Congiunzione’ allestita alle Gallerie di Trento, che si è tenuta a Milano nella sede della Fondazione Milano Cortina.

Un’occasione per parlare anche delle ricadute che avranno i Giochi Olimpici sulla regione: “Sicuramente lasceranno un Trentino migliore, di questo sono abbastanza certo. Con una coscienza nei confronti della disabilità molto maggiore, poiché stiamo avvicinandoci a una dignità uguale tra giochi olimpici e paralimpici.

E poi una partecipazione più attiva da parte di tutte le nuove generazioni che dovranno avere una cultura, mentalità, atteggiamento nei confronti dello sport molto migliore”, ha proseguito Giovannini: “Nuove generazioni che verranno coinvolte nel volontariato, nella partecipazione. Parliamo anche di bambini che potranno vedere la mostra, potranno assistere ai giochi e potranno far parte di quelle generazioni che quando cresceranno potranno ricordarsi e dire ‘Anche io ho avuto un gadget, una mascotte, un contatto con un atleta’ e quando diventeranno grandi e magari saranno delle persone normalissime, o forse dei grandi atleti e potranno dire di essere stati a Milano Cortina 2026”.

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