Il giovane romano ha eguagliato il risultato ottenuto da Corrado Barazzutti, semifinalista a Forest Hills nel 1977. Ora la sfida quasi impossibile contro Rafa Nadal
Matteo Berrettini non finisce più di stupire a Flushing Meadows. Dopo una maratona di quasi quattro ore il tennista romano supera al quinto set il francese Gael Monfils (3-6, 6-3, 6-2, 3-6, 7-6 (5)) e accede alla semifinale degli US Open, eguagliando il risultato ottenuto da Corrado Barazzutti, semifinalista a Forest Hills nel 1977 (si giocava sulla terra verde). Dopo una sfida interminabile, l'azzurro ha trionfato al tie-break del quinto set, al quinto match point a disposizione. Per Berrettini si tratta della prima semifinale in carriera in uno Slam.
Il numero 25 del ranking mondiale se la vedrà adesso contro il totem spagnolo Rafa Nadal che ha eliminato facilmente l'argentino Schwartzmann.
Lo spagnolo, che fino a qui ha perso solo un set, è strafavorito nell’analisi di 888sport.it, che danno la sua vittoria a 1,06 appena. L’impresa di Berrettini, riporta Agipronews, viaggia a ben 11 volte la scommessa. Un altro match deciso al quinto set, nell’uno o nell’altro senso, è invece una giocata da 7 contro 1 e, nel caso, il trionfo di Berrettini per 3-2 è dato a 26,00.
Il maiorchino però non si fida del 23enne romano: "Berrettini sta avendo un grande anno, è in semifinale dopo aver vinto tanti buoni match. Che cosa puoi aspettarti delle semifinali di uno Slam? Non puoi aspettarti un avversario facile. Non puoi aspettarti un match facile", le parole di Nadal.
Roger Federer invece non rompe invece la maledizione New York. Anche quest'anno lo svizzero deve dire addio allo Slam a stelle e strisce, titolo che non riesce a mettere in bacheca dal 2008, dopo la magica cinquina di trionfi consecutivi iniziata nel 2004. A fermare nei quarti di finale la corsa di King Roger a Flushing Meadows è stato il 28enne bulgaro Grigor Dimitrov, numero 78 Atp. Un avversario non proprio irresistibile, superato in tutti i sette precedenti. Ma sulla coscienza Federer, che ha disputato il 58° quarto di finale Slam in carriera, ha i troppi errori commessi in partita, alcuni davvero goffi e non all'altezza della sua sconfinata classe. L'altro nemico che il 38enne elvetico non è riuscito a domare è stata la schiena, affidata fuori dal campo prima del quinto set al fisioterapista che non ha potuto fare miracoli. E al rientro in campo Dimitrov giustamente ne ha approfittato, recuperando da due set a uno sotto e imponendosi con il punteggio di 3-6 6-4 3-6 6-4 6-2 dopo tre ore e dieci minuti. Peraltro il bulgaro, oltre a celebrare la vittoria più inattesa nella sua carriera, ha firmato anche un singolare record diventando il semifinalista Slam con la più bassa classifica degli ultimi 11 anni.
Nel tabellone femminile missione compiuta per Serena Williams: l'americana, numero 8 del tabellone e del ranking, ha battuto senza problemi la cinese Qiang Wang, numero 18 Wta, con il punteggio di 6-1, 6-0 in appena 44 minuti. La Williams, alla 100/a vittoria agli Us Open, affronterà l'ucraina Elina Svitolina per un posto in finale.