Medvedev, numero 2 al mondo e l'ex numero 1 del tennis femminile Azarenka non giocheranno sull'erba londinese

 I tennisti russi e bielorussi non parteciperanno a Wimbledon, terzo Slam della stagione, a causa del conflitto in corso in Ucraina. Lo comunicano gli organizzatori confermando l’indiscrezione circolata in queste ore. Il russo Daniil Medvedev, attuale numero 2 al mondo, non potrà così disputare il torneo londinese, al pari di Victoria Azarenka, tennista bielorussia due volte vincitrice degli Australian Open e in passato numero uno al mondo. Salteranno Wimbledon, al via il prossimo 27 giugno, anche Andrey Rublev, attuale numero 8 del ranking Atp, e Aryna Sabalenka, semifinalista nel 2021 e numero 4 nella classifica Wta.

 “Ci uniamo alla condanna universale delle azioni illegali della Russia e abbiamo attentamente considerato la situazione per quanto riguarda i nostri obblighi verso i giocatori, la nostra comunità e tutto il pubblico britannico – si legge in una nota dell’All England Club – Abbiamo anche preso in considerazione le linee guida del governo britannico specificamente in relazione agli eventi e alle organizzazioni sportive. E’ una nostra responsabilità fare la nostra parte negli sforzi del governo, dell’industria, delle organizzazioni dello sport e dello spettacolo per limitare l’influenza globale della Russia con i più forti mezzi possibili”. Pertanto, di fronte a una “aggressione militare ingiustificata e senza precedenti, sarebbe inaccettabile che il regime russo possa ricavare benefici dal coinvolgimento di giocatori e giocatrici russi e bielorussi ai Championships. Dunque, con rammarico, comunichiamo la nostra intenzione di rifiutare l’ingresso a tennisti russi e bielorussi per l’edizione 2022”. In ogni caso gli organizzatori precisano che “se le circostanze dovessero cambiare da qui a giugno” anche l’esclusione dei tennisti russi e bielorussi potrebbe esser rivista.

 “Considerato che la Russia è un potente peso massimo del tennis e che i nostri tennisti sono in cima al top della classifica mondiale, il torneo stesso potrebbe essere danneggiato se la loro partecipazione fosse vietata”. Lo dice il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in una dichiarazione, riportata dall’agenzia russa Tass, in merito alla decisione di Wimbledon di escludere i tennisti russi e bielorussi dall’edizione di quest’anno. “Ribadiamo che è inammissibile tenere gli atleti in ostaggio di varie convinzioni politiche, intrighi politici e comportamenti ostili nei confronti del nostro Paese. Non possiamo che rammaricarci di questo”, aggiunge Peskov, augurando “ai nostri tennisti che, qualunque cosa accada, si mantengano in forma e mantengano il loro status di leader nel tennis mondiale”. Il divieto colpisce in campo maschile il numero 2 del mondo Daniil Medvedev, Andrey Rublev (numero 8), Karen Khachanov (numero 26), Aslan Karatsev (numero 30) e in campo femminile Anastasia Pavlyuchenkova (numero 15), Daria Kasatkina (n. 26), Veronika Kudermetova (numero 29), Lyudmila Samsonova (numero 31), Yekaterina Alexandrova (numero 39).

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