Il serbo si prepara agli Austalian Open dopo l'espulsione della scorsa edizione
Novak Djokovic è arrivato in Australia. Il tennista serbo, attualmente numero 5 del mondo, ha messo nuovamente piede sul suolo australiano oggi, a meno di un anno dal caso che lo ha visto protagonista alla vigilia della passata edizione dell’Australian Open e che si è concluso con la sua espulsione dal Paese. Il campione di Belgrado il mese prossimo darà la caccia al decimo titolo in carriera nel major australiano dopo esserne stato escluso lo scorso anno a causa della sua mancata vaccinazione contro il covid, in quel momento obbligatoria nel Paese.
Lo scorso anno saltò sia Austalian che Us Open
Nella scorsa stagione, Djokovic è stato costretto a saltare sia l’Australian Open sia l’Us Open per la sua decisione di non sottoporsi al vaccino. In Australia, il serbo è finito addirittura in un centro di detenzione per migranti in attesa che il suo caso venisse valutato dalle autorità. Una fonte citata dal sito australiano ‘The Age’ conferma che Djokovic è sbarcato oggi ad Adelaide, la città che dal 2 all’8 gennaio ospiterà il torneo Atp 250 che anticipa di una settimana l’Australian Open. “Ancora una volta, penso che sarà lui l’uomo da battere”, ha detto il direttore dell’Australian Open, Craig Tiley, oggi in conferenza stampa. In Australia, ‘Nole’ mette nel mirino il 22esimo titolo dello Slam che gli permetterebbe di raggiungere Rafael Nadal in vetta alla classifica ‘all time’. Lo spagnolo guida la speciale graduatoria in solitaria dopo avere agganciato Djokovic grazie alla vittoria proprio in Australia a gennaio 2022 e dopo avere operato il sorpasso con il trionfo di Parigi lo scorso giugno. Dal suo canto, Djokovic si è riscattato alla grande vincendo Wimbledon a luglio per la settima volta in carriera e chiudendo l’anno in bellezza con la vittoria alle Atp Finals di Torino. “Ha finito il 2022 giocando il miglior tennis, vuole eguagliare l’attuale record di Rafa”, ha evidenziato Tiley, per il quale Djokovic “ha l’obiettivo di essere il più grande di tutti i tempi”. Il direttore dell’Australian Open non si aspetta un’accoglienza ostile nei suoi confronti da parte del pubblico. “Ho molta fiducia nel pubblico australiano”, ha detto Tiley. “Siamo un pubblico sportivo molto istruito, in particolare quelli che vengono a vedere il tennis e che amano le grandi partite. Ho molta fiducia che i fan reagiscano come speriamo e che abbiano rispetto”.
Attesa anche per l’idolo di casa Nick Kyrgios
Le aspettative a Melbourne Park sono alte anche per Nick Kyrgios, idolo di casa che nella passata stagione è sembrato avere finalmente trovato la maturità per esprimere il suo talento in campo senza quei momenti di ‘blackout’ che hanno segnato la sua carriera. La finale raggiunta a Wimbledon è la più grande testimonianza della maturazione di Kyrgios. Ora il pubblico di casa sogna di vederlo protagonista fino in fondo anche sui campi in cemento di Melbourne, dove il 27enne di Canberra raggiunse i quarti nel 2015. “Raggiungere la finale di Wimbledon è un risultato piuttosto significativo”, ha sottolineato Tiley. “C’è anche molta pressione per chi gioca in casa davanti al proprio pubblico con l’aspettativa di vincere. Ecco perché penso che una delle più grandi vittorie che abbiamo visto qui a Melbourne Park è stata quella di Ash Barty nel 2022”, ha aggiunto riferendosi all’exploit in campo femminile della tennista ‘aussie’. “Solo loro possono davvero parlarne, ma rispondere alla pressione non è così semplice. Ci piacerebbe vedere Nick fare bene. Per noi è comunque una situazione giorno dopo giorno. Lui è in forma e si gode la competizione. Credo che se Nick si divertirà e avrà l’opportunità di giocare il suo miglior tennis, sarebbe fantastico”.
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