Internazionali d’Italia, Djokovic-Rune sospesa per pioggia

Il danese ha vinto il primo set 6-2, partita fermata sul 5-4 nel secondo

 Il maltempo condiziona anche gli Internazionali d’Italia di tennis in corso al Foro Italico, con la partita valida per i quarti di finale tra Djokovic e Rune sospesa per la pioggia che ha ricominciato ad abbattersi sulla Capitale. I due erano sul punteggio di 6-2 per il danese nel primo set e 5-4 nel secondo sullo 0-30 per il serbo con Rune al servizio. Il match è ripreso poco prima delle 16. 

Musetti eliminato da Tsitsipas

Solo a notte fonda si era conclusa la partita tra Lorenzo Musetti e Stefanos Tsitsipas. L’azzurro è uscito di scena agli ottavi di finale: nella sfida notturna sul Centrale il toscano è stato battuto dal greco che si è imposto un doppio 7-5 in un’ora e 48 minuti di gioco. Il greco affronterà il croato Borna Coric nei quarti di finale.

Pietrangeli: “Azzurri fuori? Delusione ma sono ancora giovani”

“Siamo tutti un po’ delusi, però ci salviamo in corner pensando che i nostri azzurri sono tutti così giovani, abbiamo tempo. Speravo di più ma questo è un classico. Che Musetti perdesse da Tsitsipas ci sta, forse ci si aspettava di più da Sinner. Ma quando si gioca tutte le settimane qualche incidente di percorso lo possono avere tutti. Paragoni con Nadal per costanza? Non bestemmiamo in chiesa”. Così a LaPresse, Nicola Pietrangeli, dopo l’uscita di scena dei tennisti italiani agli Internazionali. “Sarei pronto a scommettere che Sinner arriverà alla fine dell’anno tra i primi sei del ranking – ha proseguito l’icona del tennis italiano -. Quando salirà numero 1? Ma perché essere terzo o quarto al mondo non va bene? L’Italia non è uno popolo di sportivi ma di tifosi. A Sinner cosa manca? Gli manca poco, ha subito la pressione del Foro ma ha 21 anni, non si è ancora pronti a reggere questo peso. E poi si parla sempre di lui e di Berrettini, tutte le pubblicità sono le loro. Matteo sono 6 mesi che non vince una partita. A Sinner magari tra un anno le gambette non gli tremeranno più”. Per Pietrangeli dunque il futuro resta azzurro. “In giro non è che ci sono dei fenomeni, lo stesso Alcaraz è umano. Contro nadal non ce n’era per nessuno sulla terra e contro Federer, sui campi veloci, potevi al massimo poter dire di aver perso bene. I tennisti di oggi sono ancora ragazzini. Come gioco mi piace Musetti, non è il più forte ma è quello che giova meglio a tennis”, ha spiegato. Quanto alal vittoria finale a Roma Pietrangeli non ha dubbi: “Immagino Djokovic perché se lo merita. Rune? Questo suo tipo di atteggiamento non piace a nessuno ma non si può frustare per questo. Lui pensa che sia questa la sua forza, ma sono dei ragazzini. La differenza tra noi e loro è che noi diventavamo bravi non prima dei 25 anni, loro già a 18. In più basta guardare il loro conto in banca e questo porta magari ad avere qualche distrazione in più”.