L'azzurro ha vinto per 7-6 (4), 6-1, ora affronterà Lehecka
Jannik Sinner ha battuto Ben Shelton agli Atp di Indian Wells per 7-6 (4), 6-1 ottenendo la sua 18esima vittoria consecutiva. Il tennista italiano 22enne passa così ai quarti di finale del torneo, dove affronterà Jiri Lehecka.
Sinner: “Pressione c’è sempre, reagito bene in momenti chiave”
“La pressione c’è sempre, le aspettative mie su me stesso ci sono sempre. Mi sento preparato fisicamente, tennisticamente, mentalmente, poi il risultato è un aspetto piccolo di un lavoro grande che c’è dietro”, ha detto Sinner in conferenza stampa dopo la vittoria su Shelton.
Contro i migliori giocatori, ha evidenziato l’azzurro parlando del talentuoso 21enne che lo ha impegnato soprattutto nel primo set, “devi giocare sempre aggressivo”. “Anche oggi ci siamo parlati con Cahill prima di entrare in campo, abbiamo preparato la partita, però ci siamo domandati come faccio a diventare un giocatore migliore – ha spiegato -. Se oggi vinco e gioco uguale all’anno scorso non sono contento. Invece ho servito meglio la seconda, soprattutto nei punti importanti. Ho reagito anche bene mentalmente in momenti chiave. Nel primo set ho avuto un set point e lui ha preso il nastro. Nel tie-break da 4-1 mi ritrovo 4-4, ma sono questi i momenti che mi piacciono: in campo devi essere contento anche se le cose non vanno benissimo”.
Il numero uno azzurro si è toccato più volte il gomito nel corso del match, ma ha rassicurato tutti: “Quando il tuo avversario serve sempre forte, qualche volta non prendi bene la palla, hai tante vibrazioni dalla racchetta nel braccio. Poi qui le palline dopo un po’ diventano pesanti e un po’ lo senti. Ma sto bene”, ha detto Sinner, che ora se la vedrà con il ceco Jiri Lehecka, n. 32 al mondo che ha eliminato Stefanos Tsitsipas. “Non do mai niente per scontato. In ogni torneo, in ogni partita, cerchi di dare il meglio, di restare mentalmente concentrato. Ogni giorno poi hai di fronte un avversario diverso, oggi ne avevo uno come Shelton che serve incredibilmente bene ed è anche mancino”, ha sottolineato Sinner, prima di soffermarsi sugli enormi progressi fatti al servizio. “Quando sei giovane è più facile migliorarsi. Cresci tanto fisicamente, lavori molto in palestra, diventi più forte e puoi servire più veloce per un periodo di tempo più lungo – ha detto -. Ho ancora 22 anni, ne compirò 23 (ad agosto, ndr) e spero di poter ancora migliorare il servizio finché non diventerà un colpo solido. Sento che lentamente ci sto arrivando. Non è solo una questione di velocità, ma di poter scegliere come servire, se tirare al corpo, giocare kick o slice. Ma per raggiungere quel punto, devi capire cosa funziona meglio. L’anno scorso ho cambiato il movimento del servizio a metà della stagione, c’è tanto lavoro dietro”.
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