L'ex n°6 del mondo e vincitrice degli US Open: "Abbiamo ottenuto la parità dei montepremi, è stata la cosa più dura ma che ci ha dato più soddisfazione"
Nel tennis le donne hanno vinto tante battaglie, non solo sul campo ma anche e soprattutto fuori per quanto riguarda la parità dei diritti. “Il tennis è sempre stato uno sport aperto, in tanti aspetti, quello dove le donne hanno ottenuto le più grandi vittorie dopo battaglie infinite. Penso che sia quello più avanti rispetto a tutti gli altri, da donne abbiamo ottenuto e stiamo ottenendo grossi risultati”, ha detto a LaPresse Flavia Pennetta, ex n°6 del mondo e vincitrice degli US Open 2015, a margine dell’evento Inclusion Day di Sky al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci a Milano. “Abbiamo ottenuto la parità dei montepremi, dove Billie Jean King si è battuta tantissimo, quella è stata la cosa più dura ma che ci ha dato più soddisfazione“, ha aggiunto.
“Paolini-Errani? Non c’è solo Sinner, anche noi donne”
“Ora c’è Jannik Sinner che prende tantissima attenzione ma anche noi donne stiamo andando bene. E’ come se a volte sembrasse tutto normale, scontato, visto che tutti sono focalizzati su di lui. Ma Jasmine Paolini sta facendo la sua miglior stagione, mentre le altre sono un pochino indietro. Certo sarebbe stato bello avere i risultati dei miei tempi con quelli dei maschietti di oggi, saremmo troppo forti”, ha detto ancora Pennetta a proposito della coppia azzurra Paolini-Errani, fresca vincitrice del titolo di doppio agli Internazionali d’Italia.
“Paolini-Errani stanno facendo bene, possono puntare alla medaglia a Parigi 2024”
Jasmine Paolini e Sara Errani “sicuramente andranno a Parigi con molta energia e convinzione. Hanno iniziato a giocare perché sono amiche e perché si divertono a stare insieme, non credo si aspettassero subito grossi risultati e invece stanno avendo dei risultati molto buoni. Perché non sperare in una medaglia alle Olimpiadi“, ha affermato l’ex campionessa di Brindisi.
“Sport mi ha fatto crescere, importante sua presenza nelle scuole”
“Lo sport mi ha fatto crescere ed essere indipendente, una cosa che poi mi sono ritrovato più avanti. Lo sport mi ha sempre insegnato qualcosa, anche a convivere con la sconfitta. Cosa vuol dire cadere, rialzarsi e trovare la voglia di rialzarsi continuamente”, ha dichiarato ancora la 42enne. Nel tennis “la mente è il 50% di tutto, la forza mentale incide fortemente sulla prestazione per trovare una soluzione. Lo sport è la cosa più pura che si possa trovare ed è importante che nelle scuole sia oggi molto più presente. Questo penso sia un grosso passo avanti”.
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