L'omaggio alle operatrici del Centro Antiviolenza della città, Artemisia
La cantante Noemi, in concerto venerdì sera a Firenze, non ha dimenticato il suo ruolo di membro del Laboratorio Artistico della Fondazione Una Nessuna Centomila, che si pone l’obiettivo di sensibilizzare su discriminazioni e abusi nei confronti delle donne tramite linguaggi artistici: non solo ha riservato dei posti per le operatrici del Centro Antiviolenza della città, Artemisia – realtà storica e fortemente radicata nel territorio che negli anni ha aiutato molte donne – ma ha visitato il centro, e dal palco ha interrotto il concerto per salutarle e riflettere sulla sorellanza e sull’urgenza che sempre più attraversa la società civile di porre fine alle varie forme di violenza cui le donne sono sottoposte. Accolta dal calore del pubblico che l’ha interrotta più volte applaudendola ha dichiarato: “Stasera porto un fiore rosso in nome della sorellanza, una necessità della società civile, delle persone che vivono una realtà normale, degli uomini che vivono una realtà normale e che le donne le amano e le rispettano”. Poi rivolgendosi direttamente agli uomini ha chiamato un applauso per loro: “Perché sembra che gli uomini fatti meno bene vi rubino un po’ la scena…”. Noemi ha salutato le operatrici di Artemisia e le ha ringraziate per il lavoro quotidiano chiosando: “La solidarietà femminile si esprime in vari modi: ci sono queste associazioni meravigliose che si prendono cura di queste donne che hanno bisogno di una mano per uscire fuori da una realtà complicata”. E poi ha ricordato il rapporto di sorellanza che la unisce a Fiorella Mannoia – presidente onoraria e fondatrice di Una Nessuna Centomila – che anni fa accettò di interpretare la canzone di Noemi che divenne un successo “L’amore si odia”.
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