Il campione azzurro e numero uno del mondo scenderà in campo alle ore 20 italiane. Contro di lui ci sarà lo statunitense numero 12 del ranking Atp

E’ il giorno della finale maschile degli Us Open. Alle ore 20 (italiane) Jannik Sinner affronterà lo statunitense Taylor Fritz, numero 12 del ranking e del seeding e vincitore del derby a stelle e strisce nell’altra semifinale contro Frances Tiafoe, superato in rimonta in cinque set (4-6 7-5 4-6 6-4 6-1). “Domenica sarà un giorno speciale“, aveva detto il campione azzurro e numero uno del mondo a poco più di sette mesi dalla finale degli Australian Open. “E’ una bella sensazione, ho fatto tanti buoni risultati tra Melbourne e New York, ho passato tanti momenti positivi, tanti momenti di difficoltà, momenti non semplici. Tutte le finali, in qualsiasi torneo, sono speciali ma ovviamente quelle del Grande Slam sono diverse. Sono davvero contento di avere un’altra opportunità”.

La vittoria contro Draper

Il tennista altoatesino arriva a questa grande sfida  – la sua prima finale a Flushing Meadows – dopo aver sconfitto in tre set il britannico Jack Draper con il punteggio di 7-5 7-6 6-2. “E’ stata una partita complicata, lui ha giocato benissimo, in particolare nei primi due set. Poi, con il passare dei minuti, è calato un po’ fisicamente; forse ha accusato anche un calo mentale visto che era sotto di due set a zero. Io ho cercato di stare lì mentalmente, ho provato a muoverlo e a pressarlo di più, ho cambiato un po’ le carte in tavola. Credo di aver gestito in modo intelligente le situazioni, posso essere contento di come è andata”, aveva dichiarato Sinner. Appena uscito dal campo, le telecamere del torneo lo hanno immortalato con il ghiaccio sul polso: “Il fisio in campo ha subito allentato la tensione e mi sono sentito subito bene. Vediamo domani, a freddo, ma sono tranquillo perché se fosse stata una cosa seria probabilmente avrei sentito subito sensazioni diverse”.

Il percorso di Sinner agli Us Open

“Abbiamo iniziato il torneo senza troppe aspettative e l’abbiamo gestita giorno dopo giorno. Nel primo turno mi sono trovato subito sotto nel punteggio, ma pian piano, lavorando duramente in allenamento, ho cercato di ritrovare il ritmo, la fiducia nei mei colpi e le sensazioni migliori. Sono davvero felice di essere riuscito a farlo e di essere riuscito ad arrivare in fondo“, aveva detto il fuoriclasse 23enne analizzando il proprio percorso nello Slam americano. 

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