Sconfitta nel doppio, Bolelli e Vavassori hanno perso per 7-6 7-5 contro van de Zandschulp e Koolhof

L’Italia vince 2-1 contro l’Olanda e si qualifica per le Finals di Coppa Davis che si disputeranno a Malaga, in Spagna, dal 19 al 24 novembre. A trascinare gli Azzurri ci hanno pensato Matteo Berrettini e Flavio Cobolli che hanno vinto entrambi i match di singolare. Il 28enne romano, soprannominato “the hammer” (martello) nel circuito Atp, ha conquistato la prima partita contro Botic van de Zandschulp in tre set con il punteggio di 3-6, 6-4, 6-4. Cobolli, invece, ha portato a casa il secondo punto contro Tallon Griekspoor per 7-6 4-6 6-3, assicurando così la testa del girone A.

Unica nota stonata il doppio di Simone Bolelli e Andrea Vavassori che hanno perso contro van de Zandschulp e Wesley Koolhof per 7-6 (6), 7-5. Sconfitta indolore che consente anche gli Orange di qualificarsi per la final Eight di Malaga.

Volandri: “Vittoria di squadra, ora penseremo ad Argentina o Australia”

“E’ un risultato che abbiamo raggiunto tutti insieme, la settimana è stata pazzesca, devo ringraziare i ragazzi e tutte le persone che stanno lavorando alle loro spalle: sono tante e tutti hanno fatto la loro parte. Devo poi ringraziare anche i ragazzi che non erano qui, ne posso portare solo cinque ma ne ho il doppio che avrei potuto portare qui”, ha detto Filippo Volandri, visibilmente soddisfatto per le emozioni della settimana appena conclusasi alla Unipol Arena di Bologna. “E’ stata una lotta continua, compreso l’ultimo doppio, sono partite queste che si vincono o si perdono per pochissimi punti, e non smetterò di ringraziare i ragazzi per la loro disponibilità, per esserci stati nelle difficoltà altrui. Lo hanno fatto, e non so cos’altro chiedergli”, ha aggiunto il capitano azzurro.

Acquisita la qualificazione, resterà da sciogliere adesso il nodo relativo alle convocazioni del team che prenderà il volo per Malaga: “Non lo so quando farò le convocazioni, quelle di un paio di mesi prima servono a poco, quello che abbiamo capito è che ciò che conta è come stanno i ragazzi una settimana prima ed è quella la parte più delicata perché devo dire a qualcuno che non farà parte della squadra, ma quella è anche la parte che ci porta fino in fondo. L’anno scorso ce la siamo dovuta sudare e anche oggi nonostante la qualificazione già acquisita, abbiamo sottolineato di essercelo meritato e novembre è ancora lontano”. Presto per le convocazioni e presto anche per fare il punto su quelli che potrebbero essere i nostri avversari: “Non ho idea di cosa sia successo negli altri gironi – ammette il capitano azzurro – Siamo stati concentrati su noi stessi, ho trascorso tantissime ore seduto in panchina, ora sento parlare di Australia o Argentina, ma ho davvero dedicato pochissimo tempo agli altri gironi e dalla prossima settimana cominceremo a pensarci”.

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