L'agenzia puntualizza la decisione presa sul tennista italiano, trovato positivo al clostabol e scagionato perché 'No Fault or Negligence'

“Il processo di gestione dei casi antidoping è complesso e comprendiamo che può essere fonte di confusione comprendere le differenze di esito o le incongruenze percepite nel processo”. Così Karen Moorhouse, Ceo dell’Itia (International Tennis Integrity Agency), in un comunicato sul sito dell’agenzia per puntualizzare la decisione presa sul caso Jannik Sinner, trovato positivo al clostabol e scagionato perché ‘No Fault or Negligence’ al termine del processo dinanzi alla stessa Itia. “Per essere assolutamente chiari, il processo è definito dal Codice mondiale antidoping, stabilito dall’Agenzia mondiale antidoping e dal Programma antidoping del tennis. Il modo in cui gestiamo i casi – ha aggiunto – non cambia, indipendentemente dal profilo del giocatore coinvolto. Il modo in cui si svolge un caso è determinato dalle sue circostanze, dai fatti e dalla scienza”.

“Nel caso di Sinner, comprendiamo che l’attenzione dell’appello (della Wada dinanzi al Tas, ndr) è rivolta all’interpretazione e all’applicazione delle regole da parte del tribunale indipendente quando si determina quale, se presente, livello di colpa è applicabile al giocatore, piuttosto che all’indagine dell’Itia sui fatti e sulla scienza. Detto questo, riconosciamo che è nostra responsabilità lavorare con i membri della famiglia del tennis per garantire che ci sia fiducia nel processo e invitiamo a dialogare con i giocatori, i loro rappresentanti e i media su questo”, ha spiegato ancora Moorhouse.

 “Ad agosto, abbiamo lanciato la nostra nuova strategia, che delinea cinque priorità chiave per garantire che forniamo in modo efficace programmi antidoping e anticorruzione per conto dei nostri membri. Questi sono: istruzione, supporto e coinvolgimento, rischio e panorama in evoluzione, processo e gestione dei casi”, ha spiegato ancora il ceo dell’Itia. “Alla base di tutte queste priorità ci sono i nostri obiettivi, che includono garantire che tutti all’interno dello sport comprendano e supportino i programmi e l’importanza di uno sport pulito“, ha detto. “Il nostro lavoro di istruzione e prevenzione continua durante tutto il calendario del tennis, con l’impegno dell’Itia che si svolge a tutti i livelli del gioco professionistico, così come a livello junior”, ha concluso. 

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