Il presidente della federazione: "Visibilità in chiaro è la madre di tutte le battaglie"

Il presidente della Federazione Italiana Tennis Padel, Angelo Binaghi, chiede che venga protetta la trasmissione in chiaro del tennis e che le partite di Jannik Sinner e compagni abbiano visibilità pari a quella della nazionale di calcio, e in particolare la garanzia che gli eventi più importanti con protagonisti italiani debbano essere trasmessi gratuitamente. “Non dobbiamo andare ad aiutare quelli che non riescono, non chiediamo aiuto allo Stato, l’unica cosa che chiedevamo è avere leggi che siano uguali per tutti, vorremmo competere con volley e calcio a pari condizioni e la stessa visibilità, misurarci sul calcio su Raiuno o su Raidue, vorremmo delle regole di riconoscimento dei diritti, non vedo perché il calcio deve avere delle protezioni che gli altri sport non hanno. Noi abbiamo predicato per 20 anni”, ha detto Binaghi ospite di ‘Sport Industry Talk’ al Maxxi di Roma. “Come si diventa una federazione che ambisce a scavalcare il calcio? Noi ammiriamo il calcio, così come ammiriamo tutte le federazioni che stavano sopra di noi, ovvero quasi tutte. Di fronte a noi c’è il calcio, credo debbano essere onorati che vorremmo arrivare dove sono arrivati loro. Siamo un tipico caso di scuola controcorrente, una classe dirigente che nel lontano 2001 contestò la Federtennis, la gestione disastrosa, abbiamo cacciato via tutti e abbiamo cambiato le regole. Era una federazione patriarcale, soggettiva, clientelare e inefficiente e siamo diventati l’esatto opposto. L’allora presidente del Coni, Gianni Petrucci, che è stato il nostro demiurgo, si metteva a ridere per le cose che facevamo. Strada facendo ci siamo resi conto che noi eravamo controcorrente rispetto all’impostazione generale dello sport in Italia. Da noi non c’è assistenzialismo, c’è l’efficienza”. 

“Visibilità in chiaro la madre di tutte le battaglie”

Sinner è nato nel 2001 quando siamo arrivati noi. Quando aveva 7 anni anni aveva un canale tv, Supertennis, e ha permesso con quel canale di poter apprezzare uno sport che era scomparso dai televisori della gente, il tennis era infatti stato distrutto dalla pay tv. Bisogna riflettere sull’importanza di trasmettere sport in chiaro“, ha poi proseguito Binaghi sul tema del tennis in televisione. “Siamo arrivati al paradosso che se Jannik avesse oggi 7-8 anni non avrebbe potuto vedere un campione come Sinner e avrebbe continuato a giocare in una società di calcio o a sciare. Per noi la visibilità in chiaro, che abbiamo consentito con Supertennis, insieme allo sport a scuola, è la madre di tutte le battaglie, e ci immoliamo per questo”, ha aggiunto.

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