Il presidente della Fitp: "Reazione da campione di Jannik con Shelton". E sul serbo: "Grande caduta di stile"

Dopo la finale conquistata agli Australian Open 2025 da Jannik Sinner per il secondo anno di fila, il presidente della Fitp Angelo Binaghi applaude il campione azzurro e rifila una stoccata a Novak Djokovic, ‘reo’ di essersi espresso a favore dell’avversario dell’azzurro per il titolo nel primo Slam stagionale, Alexander Zverev.

“Reazione da campione contro Shelton”

Sulla vittoria in semifinale di Sinner contro l’americano Ben Shelton, Binaghi afferma: “Jannik è partito un po’ lento nel primo set, soprattutto il primo game, e poi ha inciso la percentuale di servizio troppo bassa, sotto il 50%. Così l’avversario l’ha ‘brekkato’ due volte, Jannik però ha avuto una grande reazione giocando anche il tie break da grande campione qual è”. “Negli altri due set non c’è stata storia, la percentuale di prime palle è salita anche se non è ancora eccellente come potrebbe essere – prosegue – Nonostante Shelton abbia fatto una delle partite più belle della sua vita, anche questa partita è finita 3 set a zero”.

“Ho visto che Jannik ha avuto anche un accenno di crampi, credo derivanti dalla tensione e da una serie di scambi molto duri, abbiamo visto anche oggi delle cose incredibili da una parte e dall’altra, livelli altissimi”, aggiunge Binaghi. “In finale il numero 1 e il numero 2 del mondo – continua – però come l’anno scorso siamo in due finali, sia nel singolo che nel doppio, e siamo l’unica Nazione che ha due finalisti”. E ancora: “Confermiamo quest’anno il valore dell’intero gruppo. In singolare alcuni nostri giocatori sono stati sfortunati e avrebbero potuto fare di più. Vedremo come andrà rispetto allo scorso anno: io ero qui e vedo dei giocatori diversi: Jannik, ma anche Bolelli e Vavassori sono più maturi, indipendentemente dal risultato”.

“Come vedo i doppisti? Mi aspetto una partita molto equilibrata – conclude Binaghi – loro hanno già vinto Wimbledon, noi siamo una coppia che non ha ancora vinto uno Slam ma ci siamo andati vicino più volte, siamo molto più affiatati e con più esperienza di prima. Sarà un match che credo si possa decidere su poche palle”.

“Da Djokovic caduta di stile”

Poi, la stoccata a Djokovic: “Direi che è stata una grande caduta di stile per Djokovic. Chiudere una carriera in questo modo è poco edificante: augurandosi che dei due finalisti ne vinca uno, tra l’altro nei confronti di Jannik che è un ragazzo esemplare. Non gli fanno onore le dichiarazioni di fine match“.

“Vincere è difficile ma confermarsi di più? Questo principio è quello che accaduto con la Schiavone – risponde Binaghi – che vinse il primo Roland Garros e perse in finale il secondo. Ma non era numero 1 del mondo, non aveva già vinto due Slam, come Jannik, non aveva dominato la stagione precedente e non aveva 23 anni. Credo sia un caso differente. Zverev certo è un grande giocatore e arriva fresco“.

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