Dalla prima positività del 10 marzo 2024 all'accordo con la Wada

Con l’accordo raggiunto tra Jannik Sinner e la Wada si è chiusa la spinosa vicenda Clostebol che ha visto protagonista, suo malgrado, il tennista azzurro numero 1 del Mondo. Ripercorriamo tutte le tappe.

Il 10 marzo 2024 la prima positività di Sinner

Il 10 marzo del 2024, durante il torneo Masters 1000 di Indian Wells, negli Usa, Jannik Sinner risulta positivo a un primo controllo antidoping che, ripetuto il 18 marzo, risulta positivo al Clostebol, prodotto inserito nella lista delle sostanze proibite. La concentrazione nelle urine nel primo caso è di 86 picogrammi per millilitro e nel secondo di 76 picogrammi per millilitro. Lo stesso Sinner spiegherà che la contaminazione è avvenuta a causa di un massaggio ricevuto dal suo fisioterapista, Giacomo Naldi che in quei giorni aveva usato il Trofodermin, un medicinale spray contenente Clostebol, per curare un taglio al mignolo della mano sinistra.

Il 4-5 aprile e il 17-20 aprile Jannik Sinner è stato sospeso dall’attività sportiva. L’azzurro, tuttavia, ha presentato un appello immediato rivolgendosi a un tribunale indipendente (Itia). L’esito è stata la revoca immediata delle due sospensioni e la possibilità per Sinner di proseguire la sua normale attività tennistica.

L’assoluzione dell’Itia 

Il 20 agosto, poco prima degli Us Open poi vinti dallo stesso Sinner, il tribunale sportivo indipendente, l’Itia, assolve il numero uno del mondo. Le motivazioni risiedono nella concentrazione di Clostebol trovata nelle sue urine, troppo bassa per influire sulle prestazioni sportive dell’atleta. Per il tribunale, inoltre, Sinner non ha avuto “alcuna colpa o negligenza”, ma ha dovuto rinunciare ai 400 punti ottenuti al torneo 1000 di Indian Wells e pagare una multa di 300mila euro.

Il 28 settembre la Wada (World Anti-Doping Agency) annuncia il ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) chiedendo per Sinner una squalifica di uno-due anni. Il ricorso della Wada si fonda sull’assoluzione del tennista sulla base della mancata colpa o negligenza nel suo comportamento in riferimento all’assunzione del Clostebol. Il 10 gennaio, pochi giorni prima dall’inizio degli Australian Open poi vinti di nuovo da Sinner, vengono annunciate le date del ricorso della Wada: il 16-17 aprile 2025 le parti si sarebbero dovute ritrovare dinanzi al Tas per attendere la sentenza. Sinner avrebbe dovuto saltare il torneo 500 di Monaco di Baviera, in cui era stata già annunciata la sua presenza. Il 15 febbraio, infine, la Wada comunica il raggiungimento di accordo con Sinner e i suoi legali. Il numero uno del mondo patteggia una sospensione di tre mesi dall’attività agonistica dal 9 febbraio 2025 alle 23:59 del 4 maggio 2025. Sinner salterà così i Masters 1000 di Indian Wells, Miani, ma anche quelli di Montecarlo e Madrid. L’azzurro potrà rientrare agli Internazionali d’Italia a maggio, mentre potrà riprendere gli allenamenti il 13 aprile.

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