Il capitano dell'Italia di Davis dopo l'accordo dell'azzurro con la Wada: "Di solito un atleta non ha questo tempo"
Su Jannik Sinner e la squalifica di tre mesi per il caso doping patteggiata con la Wada interviene il capitano dell’Italia di Coppa Davis Filippo Volandri. “Accordarsi è stato come togliersi un macigno“, ha detto il capitano dell’Italia, due volte vincitrice della Coppa Davis, nel corso di Tennis Talk sui canali ufficiali della Fitp.
“Finisce un incubo”
“Finisce un incubo e ora andando al pratico ci sono da programmare questi tre mesi, che sono tantissimi per uno sportivo”, ha aggiunto Volandri, sottolineando come possa essere “un’opportunità avere tre mesi che di solito un atleta non ha: occorrerà porsi obiettivi tecnici, perché lui ha ancora margini di miglioramento, e obiettivi fisici, perché se vogliamo che vinca il Roland Garros ha bisogno ancora di un po’ di resistenza”, ha evidenziato.
“Sinner è un giocatore che ti entra nella testa, sai che quando lo affronti dovrai scalare l’Everest e non sai se basterà”, ha commentato ancora Volandri giudicando come “Alcaraz paghi invece ancora l’età che ha: ha tempi di maturazione diversi – come tutti – e quando troverà la quadra dal punto di vista delle scelte che farà in partita parleremo di un altro giocatore”.
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