L'Agenzia mondiale antidoping scagiona definitivamente il n. 1 al mondo: "Non c'è ombra di doping"
“La Wada ha esaminato ogni singolo campione di Jannik Sinner nei 12 mesi precedenti alle due positività riscontrate a marzo 2024 per vedere se ci fosse qualche indicazione sospetta, anche se non soddisfaceva i criteri di identificazione, di questa sostanza in uno qualsiasi di quei campioni. E la risposta di tutti i laboratori, e si tratta di un gran numero di campioni, è stata che non c’era. Qualunque cosa la gente dica o pensi, questo non si tratta di un caso di doping o di imbroglio“. Lo ha dichiarato Ross Wenzel, consulente generale della Wada, l’Agenzia mondiale antidoping, in una intervista rilasciata a Sky News torna a fare chiarezza sul caso Clostebol dopo il patteggiamento di Jannik Sinner, che è stato sanzionato con tre mesi di squalifica.
“È stata la giusta ed equa conclusione in questa situazione in virtù di fatti molto, molto unici”, ha proseguito. “La possibilità di concordare questo tipo di accordo in qualsiasi fase del processo è presente nelle regole, è qualcosa che la Wada ha fatto credo in 67 occasioni da quando questa disposizione è entrata in vigore circa quattro anni fa, e abbiamo ritenuto fosse la giusta conclusione in questo caso“.
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