La app con le chat blindate è una svolta o un pericolo? Il parere del direttore di Wired, intervistato da LaPresse
Uso 'privilegiato' della crittografia per scambiarsi informazioni prima di un attacco kamikaze, senza la paura di venire scoperti per una chat lasciata distrattamente aperta su Facebook. Nei giorni successivi agli attentati di Bruxelles, dove hanno perso la vita oltre 30 persone, è emerso in maniera sempre più evidente il ruolo di Telegram, la nuova applicazione di messaggistica istantanea, usata dagli jihadisti in azione in Belgio e che potrebbe anche essere stata usata nella strage di Parigi. Un filo digitale e invisibile, che preoccupa gli addetti al settore, timorosi che un prodotto molto riuscito possa essere associato a questi terribili fatti di sangue. In realtà si tratta di una app non particolarmente complessa, ma che garantisce un livello di sicurezza molto più alto grazie al suo complesso sistema di crittografia. In pratica si possono stabilire conversazioni cifrate end-to-end (vale a dire tra i due dispositivi coinvolti) praticamente blindate, tanto che l'Isis aveva chiesto espressamente di usare questo sistema evitando i social media. "Rispetto a WhatsApp ci sono diversità meno visibili, ma che possono essere rilevanti – spiega a LaPresse il direttore di Wired, Federico Ferrazza – In primis il fatto di potere creare dei canali: ad esempio Wired Italia ha creato con Telegram un canale con il quale raggiunge tutti gli iscritti come fosse una newsletter".
In cosa consistono le chat segrete?
Si possono creare delle conversazioni in cui i contenuti si autodistruggono in base ad un timer che si definisce. In modalità broadcaster c'è la possibilità di associarci un bot, un software che in pratica recupera i contenuti di un sito e li manda in automatico agli utenti iscritti a quel gruppo con risposte immediate.
Qual è il livello reale di privacy di questa app?
Secondo quanto abbiamo testato è davvero massima, e rappresenta uno dei pilastri di Telegram. Basti pensare che nella chat segreta i messaggi vengono eliminati in maniera definitiva sui server, possibilità assolutamente preclusa su WhatsApp.
Era prevedibile che fosse usata per scopi 'meno nobili'?
Come chat è uno dei sistemi più sicuri, poi può essere usata bene o male come un bisturi, può avere degli effetti negativi. Credo che se i terroristi, se confermato, l'abbiano scelta a discapito ad esempio di Facebook è perché è il sistema in assoluto più 'blindato' per scambiarsi informazioni. Ma non è l'unico ed eviterei di demonizzarlo: io credo che la protezione delle conversazioni sia un valore. Nessun, ad esempio, aveva pensato di mettere al bando la carta perché i mafiosi palermitani si scambiavano i pizzini.
Con Telegram potrebbe ripetersi un nuovo caso San Bernardino, con la querelle tra Fbi e Apple per lo sblocco dell'iPhone del killer?
Non è facile identificare un caso standard, ma io in linea teorica sto dalla parte della Apple. In pratica c'è una situazione in cui un governo sta chiedendo ad un'azienda non un'informazione, che Apple non ha, ma di sfondare una porta e creare un precedente molto pericoloso.
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