Se la missione avesse successo diventerebbe la quarta nazione a compiere un atterraggio controllato sul suolo lunare
L'India ha posticipato il lancio di una sonda lunare meno di un'ora prima dalla partenza programmata. La sospensione è stata dovuta a un problema tecnico. La missione Chandrayaan-2 – o Moon Chariot 2 – fa parte dell'ambizioso programma spaziale indiano. Se la missione indiana avesse successo l'India diventerebbe la quarta nazione a compiere un atterraggio controllato sulla Luna, dopo l'ex Unione Sovietica, gli Usa e la Cina.
La missione avrebbe dovuto prendere il via lunedì 15 luglio da un'isola tropicale al largo dello Stato dell'Andhra Pradesh, dopo un decennio di preparazione e a soli cinque giorni dal 50esimo anniversario della prima passeggiata sul suolo lunare compiuta dagli astronauti della Apollo 11.
L'India ha speso circa 140 milioni di dollari per preparare Chandrayaan-2 al viaggio di circa 384.400 chilometri che porterà il mezzo dallo Satish Dhawan Space Centre al Polo Sud lunare. Il veicolo spaziale porterà sul satellite Vikram, un lander da 1,4 tonnellate che verrà depositato tra due crateri e lavorerà per un giorno lunare, equivalente a 14 giorni terrestri, cercando segni di acqua e "un reperto fossile del sistema solare primordiale", secondo quanto riferito dal capo della Indian Space Research Organisation, Kailasavadivoo Sivan.
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