Il consiglio al governo Meloni da parte del proprietario della Casaleggio Associati e presidente dell'Associazione Rousseau

“Un consiglio al governo Meloni sul tema legato all’intelligenza artificiale? Sicuramente qualunque regola non può essere italiana. Una regola solo italiana farebbe allontanare l’innovazione dal Paese. Quindi qualunque regola in questo settore deve essere almeno a livello europeo, se non di più. Il secondo punto poi è che oggi non possono essere definite delle regole stringenti sull’utilizzo di questa tecnologia perché non si è ancora espressa fino in fondo. Sarebbe controproducente definire delle regole stringenti oggi, ma si possono definire dei guardrail, in particolare sul contatto di queste tecnologie con i cittadini”. Così Davide Casaleggio, interpellato da LaPresse, sul tema affrontato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo recente colloquio avuto a Washington con Henry Kissinger. La premier, sulla meteria, ha confessato di essere più “timorsa” che ottimista “per le conseguenze” che potrebbe provocare. “Quando le macchine arrivano a pensare, il progresso rischia di diventare un sostituto dell’uomo – sono state le parole della Meloni -. E questo deve fare paura. Deve fare paura per l’impatto che può avere nel mercato del lavoro”.

Per il proprietario della Casaleggio Associati e presidente dell’Associazione Rousseau, tuttavia, intervenire oggi in maniera decisa potrebbe rivelarsi controproducente. “Penso che sia prematuro poterlo regolare oggi perché la tecnologia è ancora in fase di evoluzione molto veloce per cui è inutile regolarlo oggi, è necessario invece pensare a quali siano i guardrail, e quindi le linee guida generali come hanno fatto tra l’altro negli Stati Uniti per poterla sviluppare – spiega a Davide Casaleggio -. Oggi però regolare in modo stringente questo tipo di tecnologia avrebbe solo effetti negativi semplicemnte perché chi vuole investire su questa tecnologia andrà altrove a farlo. Se si regola troppo presto poi si ha rischio di allontanare quella tecnologia ad altri paesi”. Certo, anche per i figlio del cofondatore del M5s, “bisogna occuparsi di questo tema sapendo che avrà un impatto importante sulla società, anche a livello economico e occupazionale, e quindi bisogna capire come gestirlo”. “Timorso come Meloni? Io sono sempre ottimista nell’innovazione, cerco di capire che tipi di impatti potrà avere. Chi li cattura e capisce prima questi impatti avrà anche i benefici per primo rispetto agli altri. E’ una tattica di breve-medio termine perché poi tutta la società viene attraversata dagli stessi effetti. Tuttavia chi si muove prima normalmente riceve i benefici e lascia agli altri i problemi e gli effetti negativi. Io sono sempre dell’idea che bisogna investire e capire per primi”, conclude Casaleggio.

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