Milano, posata la prima pietra del Gasometro all’interno del futuro nuovo campus Bovisa-Goccia del Politecnico

Il progetto si colloca nel più ampio contesto di rigenerazione urbana sostenibile di "Bovisa-Goccia-Villapizzone

È partito ufficialmente il 22 settembre il cantiere dei Gasometri, all’interno del futuro nuovo campus Bovisa-Goccia del Politecnico di Milano.
Il gesto simbolico di avvio del cantiere è stata la messa a dimora di un albero, dedicato a Federico Bucci, Prorettore del Polo territoriale di Mantova, recentemente scomparso.
“Con l’avvio dei lavori per il rifacimento dei gasometri si apre una nuova fase per Bovisa. Da quartiere operaio ad area universitaria, Bovisa si candida a una terza dimensione, quella del Distretto di Innovazione”, ha dichiarato Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano. “Un progetto che, grazie al coinvolgimento delle istituzioni, segna per Milano e per la Lombardia un passo in avanti verso l’Europa”.

   All’evento hanno partecipato anche Renzo Piano, Senatore a vita e Alumnus del Politecnico di Milano Giuseppe Sala, Sindaco del Comune di Milano, Attilio Fontana Presidente di Regione Lombardia e Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca.

“Il campus non è solo l’ampliamento del Politecnico di Milano, ma anche uno dei più grandi interventi di natura urbanistico-edilizia e infrastrutturale, di rifunzionalizzazione e rispristino ambientale mai realizzati in Italia” – ha commentato Bernini. “È un modo nuovo di vedere la città, è il futuro che diventa presente”.

“La Regione si pone al fianco di un nuovo modo di fare Università, che accompagna gli studenti dentro il mondo del lavoro, laddove c’è bisogno di loro”, ha dichiarato Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia mentre per il sindaco di Milano, Giuseppe Sala “è il primo passo verso la realizzazione di uno degli interventi urbanistici più significativi e ispirati alla sostenibilità ambientale che contribuirà a disegnare la Milano di domani. L’obiettivo è completare i lavori entro il 2026.

Si prevede la costruzione di venti nuovi edifici di quattro piani, alti 16 metri, per una superficie totale di circa 105.000 metri quadrati. Saranno inclusi percorsi pedonali alberati che collegano il campus alle Scuole Civiche. Un ampio percorso ciclo-pedonale unirà le stazioni ferroviarie di Bovisa e Villapizzone, con una rinnovata interconnessione.

Il piano preserverà un bosco di 24 ettari oltre il confine con la storica centrale termica e integrerà grandi alberi tra gli edifici, creando una connessione verde. Il piano terra degli edifici sarà completamente trasparente, offrendo un’esperienza immersiva nella natura circostante. L’obiettivo è raggiungere l’indipendenza energetica e zero emissioni di CO2, con la costruzione di edifici per aule, start-up, un’aula magna da 1000 posti e due residenze universitarie con circa 500 posti letto.