L'ex dipendente del popolare social network ribadisce: "Fb continua a dare priorità ai profitti rispetto alla sicurezza"
L’ex dipendente di Facebook, Frances Haugen, ha espresso preoccupazione per il progetto del Metaverso, a cui sta lavorando Mark Zuckerberg. Secondo quanto dichiarato in un’intervista all’Associated Press, la “talpa” del popolare social network si tratta di un “mondo virtuale” che costringerebbe le persone a rinunciare a più informazioni personali, creerebbe dipendenza e darebbe alla compagnia un altro monopolio nel mondo online.
Nuova accusa a Fb: “Continua a dare priorità ai profitti”
Haugen ha affermato che il suo ex datore di lavoro si è affrettato a dare la priorità al Metaverso perché “se non ti piace la conversazione, provi a cambiarla”. “Facebook dovrebbe avere un piano di trasparenza per il Metaverso prima di iniziare a costruire tutta questa roba, perché possono nascondersi dietro un muro, continuano a fare errori, a dare priorità ai propri profitti rispetto alla sicurezza”, ha detto Haugen che lunedì è stata ascoltata dal Parlamento europeo in un’audizione durata due ore e mezza.
Cosa è il Metaverso
Il Metaverso è una sorta di Internet in 3D. Il Ceo Mark Zuckerberg lo ha descritto come un “ambiente virtuale” in cui è possibile entrare, invece di limitarsi a guardare lo schermo, e ha riorientato il modello di business dell’azienda sulla realtà virtuale. Le persone potranno incontrarsi, lavorare e giocare, utilizzando visori, occhiali per realtà aumentata, app per smartphone o altri dispositivi.

Chi è Haugen
Haugen è un ex product manager di Facebook le cui rivelazioni sulle pratiche dell’azienda hanno attirato l’attenzione globale. I documenti che ha consegnato alle autorità e la sua testimonianza ai legislatori su entrambe le sponde dell’Atlantico hanno rivelato problemi profondi all’interno dell’azienda stimolando azioni normative in tutto il mondo per arginare le grandi aziende tecnologiche. La whistleblower ha affermato che il gigante dei social media dà la priorità al coinvolgimento e all’aumento degli utenti rispetto alla sicurezza online. Haugen sostiene che i sistemi di Facebook amplifichino l’odio e l’estremismo online, e non riescano a proteggere i giovani da contenuti dannosi. Zuckerberg ha respinto le affermazioni definendole uno “sforzo coordinato” per dare un’immagine falsa dell’azienda.
Haugen ha già fatto tappa a Londra e Berlino per parlare con funzionari e legislatori e ha parlato a una conferenza tecnologica a Lisbona. Mercoledì si rivolgerà anche ai legislatori francesi a Parigi.
Zuckerberg punta sul Metaverso e cambia nome
A fine ottobre Mark Zuckerberg aveva annunciato il cambio di nome della sua azienda in Meta. ““Da adesso in avanti saremo innanzitutto metaverso, non Facebook”, ha dichiarato il fondatore del social network. Per realizzare il progetto Fb aveva annunciato l’assunzione di 10mila lavoratori nell’Unione europea nei prossimi 5 anni.
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