Pizze, cocktail e flash tra un milione e mezzo di volumi storici e opere d'arte

Bufera per la cena evento organizzata all’interno della Biblioteca Braidense di Brera dall’influencer Estetista Cinica. Così si fa chiamare Cristina Fogazzi che ha celebrato il primo anniversario della sua linea di make up e il debutto in Spagna di un altro suo marchio con un mega evento nel luogo di cultura nel centro di Milano, terza biblioteca italiana per ricchezza del patrimonio librario: sugli scaffali circa un milione e mezzo di volumi storici. “Sappiamo cosa ci aspetta? Assolutamente no. Ma lo scopriremo, come sempre, insieme” ha scritto sul suo profilo Instagram, postando il video della festa, che mostra gli invitati in posa fra tomi e opere d’arte dal valore inestimabile, mangiando pizze e bevendo cocktail. Post presto sommerso da critiche e commenti sorpresi.

 
 
 
 
 
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Gli utenti lamentano la mancata tutela dei beni storici presenti, in un luogo dove le proibizioni sono tantissime: vige, infatti, il divieto di bere e mangiare e l’obbligo di utilizzare i guanti per sfogliare i volumi. Protestano gli studenti e le guide turistiche: “Un’azienda privata affitta un bene pubblico e vi organizza un evento a porte chiuse con tanto di cena all’interno di una sala della Biblioteca Nazionale Braidense. Se a voi sembra corretto questo: un bene culturale pubblico mercificato, svilito a location per eventi privati”, si legge in uno dei commenti.

Cristina Fogazzi ha precisato sul suo profilo di aver ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie per l’evento e, in una delle sue stories rilancia un’intervista di Angelo Crespi, direttore della Pinacoteca, al Corriere della Sera nella quale spiega che si tratta di una consuetudine per la Biblioteca quella di essere riservata per degli eventi privati a pagamento. “Si fa da almeno 8 anni, dai tempi di Bradburne. È dalla riforma Franceschini che la concessione di luoghi in affitto da parte delle istituzioni culturali rappresenta una voce di bilancio per finanziare restauri, conservazione, valorizzazione. All’estero è la norma. Tante richieste, potrei affittare le sale ogni giorno”.

L’influencer, che per quella cena ha pagato oltre 90mila euro, ha anche dichiarato di aver preso, inoltre, le necessarie precauzioni per tutelare il patrimonio artistico e culturale della Braidense. 

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