Gli adolescenti saranno automaticamente inseriti in profili ad hoc, che prevedono limitazioni su contatti e contenuti
Meta annuncia l’arrivo degli account per teenager su Instagram, definendoli “una nuova esperienza protetta per gli adolescenti, guidata dai genitori. Gli adolescenti su Instagram saranno automaticamente inseriti negli account per teenager, che prevedono limitazioni su chi può contattarli e sui contenuti che possono vedere“. Lo annuncia il gruppo in un post sul proprio blog.
“Gli adolescenti su Instagram saranno automaticamente inseriti in impostazioni di privacy più restrittive, adatte alla loro età. Queste impostazioni si applicano sia agli adolescenti che già utilizzano Instagram che ai nuovi iscritti. I ragazzi sotto i 16 anni avranno bisogno del permesso dei genitori per modificare queste impostazioni. Gli adolescenti sopra i 16 anni possono modificare le impostazioni da soli, a meno che il loro account non sia supervisionato da un genitore o tutore, in tal caso sarà necessario il permesso del genitore per apportare le modifiche”, spiega Meta, che prevede di trasferire gli adolescenti negli account per teenager entro 60 giorni negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Canada e Australia, e di iniziare nell’Unione Europea più avanti nel corso di quest’anno. Gli adolescenti di tutto il mondo inizieranno ad avere accesso agli account per teenager a gennaio
Codacons: “Ok stretta ma servono strumenti automatici per certificare età”
Bene per il Codacons la stretta annunciata da Meta ai profili di Instagram dei minori, ma “affinché la misura sia davvero efficace serve garantire che i nuovi limiti non siano in alcun modo aggirabili dagli adolescenti iscritti al noto social network”. “Finalmente qualcosa si muove sul fronte dell’utilizzo delle piattaforme social da parte dei minori, luoghi virtuali pericolosissimi per i più giovani dove troppo spesso circolano contenuti violenti o inadatti ai minorenni – afferma il presidente Carlo Rienzi – In attesa che la novità sia introdotta anche in Italia, va sottolineato che qualsiasi limite e blocco sarà del tutto inutile se esisterà la possibilità per i minori di aggirarlo, magari sostituendosi ai genitori nella funzione di supervisione dell’account”.
“Ad oggi sui social network è possibile eludere con estrema facilità i divieti legati ai limiti di età degli iscritti, e per questo serve introdurre sistemi in grado di impedire in modo immediato l’accesso a chi non dispone dei requisiti richiesti – prosegue Rienzi – Serve poi un deciso giro di vite contro i genitori che pubblicano sui social foto dei propri bambini, violando gravemente la privacy dei minori e mettendo a rischio la sicurezza degli stessi”.
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