L'obiettivo è raccogliere dati scientifici sul nostro satellite

Missione riuscita per l’India: ha raggiunto il Polo Sud della Luna la sonda Chandrayaan-3 (‘nave lunare’ in sanscrito), lanciata il 14 luglio 2023 da una piattaforma a Sriharikota con l’obiettivo è raccogliere dati scientifici . L’India diventa così il quarto Paese ad avere effettuato un allunaggio controllato sul nostro satellite, dopo Usa, Urss e Cina, il primo a farlo nel Polo Sud lunare. Il lander che è atterrato ha al suo interno un rover, che gli scienziati sperano ora di poter dispiegare per inviare alla Terra immagini e dati. Un applauso è scoppiato all’atterraggio nella sala di controllo a Bangalore. Pochi minuti prima il premier indiano Narendra Modi, al momento impegnato nel summit dei Brics a Johannesburg, si era collegato in video dal Sudafrica con la sala di controllo per seguire l’allunaggio in diretta.  La missione è considerata cruciale per l’esplorazione lunare e per il posizionamento dell’India come potenza spaziale, a pochi giorni dal fallimento della missione russa che ha visto la navicella ‘Luna-25’ schiantarsi sulla Luna.

 Modi: “L’India è ora sulla Luna”

 “L’India è ora sulla Luna”. Lo ha detto il premier indiano, Narendra Modi, collegandosi in video dal Sudafrica con la sala di controllo dell’Indian Space Research Organisation (Isro) che ha seguito l’operazione di allunaggio della navicella Chandrayaan-3. Modi si trova a Johannesburgo per il vertice dei Brics, ma ha detto che i suoi pensieri sono al momento rivolti alla missione Chandrayaan-3. “Giornata storica per il settore spaziale dell’India. Congratulazioni all’Isro per il notevole successo della missione lunare Chandrayaan-3”, ha scritto Modi su Twitter.

Si tratta della terza missione lunare per l’India e giunge pochi giorni dopo lo schianto della navicella russa senza equipaggio Luna-25, che puntava alla stessa regione lunare. L’India è il primo Paese a toccare la superficie lunare vicino alla regione poco esplorata del polo sud della Luna, che secondo gli scienziati potrebbe contenere riserve vitali di acqua ghiacciata e di elementi preziosi. I cittadini indiani si sono affollati in tutto il Paese intorno ai televisori negli uffici, nei negozi, nei ristoranti e nelle case per seguire l’allunaggio. E migliaia di persone avevano pregato martedì per il successo della missione con lampade a olio sulle rive dei fiumi, nei templi e nei luoghi religiosi, compresa la città santa di Varanasi, nel nord dell’India.

Il precedente fallimentare del 2019

Il precedente tentativo dell’India di far atterrare una navicella con robot vicino al polo sud della Luna risaliva al 2019 e si era concluso con un fallimento: la navicella era entrata nell’orbita lunare ma aveva perso il contatto con il suo lander, che si era schiantato durante la discesa finale per dispiegare un rover alla ricerca di tracce d’acqua. Secondo un report di analisi presentato all’Isro, cioè Indian Space Research Organisation, l’incidente fu causato da un guasto del software. La missione del 2019, costata 140 milioni di dollari, aveva lo scopo di studiare i crateri lunari permanentemente in ombra che si pensa possano contenere depositi d’acqua e che sono stati confermati dalla missione dell’orbiter indiano Chandrayaan-1 nel 2008. Il governo nazionalista del primo ministro Narendra Modi, con un’India dotata di armi nucleari e che lo scorso anno è diventata la quinta economia mondiale, è desideroso di mostrare la crescente posizione del Paese come potenza tecnologica e spaziale. Una missione lunare di successo si sposa con l’immagine di Modi di un’India in ascesa che afferma il suo posto nell’élite globale e contribuirebbe a rafforzare la sua popolarità in vista delle cruciali elezioni generali del prossimo anno.

“La ricerca dell’India nell’esplorazione spaziale raggiunge una pietra miliare notevole con la missione Chandrayaan-3, pronta a realizzare un allunaggio morbido sulla superficie del nostro satellite. Questo risultato segna un significativo passo avanti per la scienza, l’ingegneria, la tecnologia e l’industria indiana, a simboleggiare l’impegno della nostra nazione progressi nell’esplorazione spaziale”, afferma una nota dell’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale. Il modulo lander e rover a sei ruote di Chandrayaan-3 è configurato con carichi che fornirebbero dati alla comunità scientifica sulle proprietà del suolo e delle rocce lunari, comprese le composizioni chimiche ed elementali. Il precedente tentativo dell’India, costato 140 milioni di dollari, di far atterrare un veicolo spaziale robotico vicino al polo sud poco esplorato della Luna si è concluso con un fallimento nel 2019.

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