Sono in molti a chiedere la cittadinanza onoraria per lo studente dell'Università di Bologna
“Patrick resta in carcere. Lo studente dell’Università di Bologna, dovrà restare in carcere per altri 45 giorni. È stata inoltre respinta la richiesta, presentata ieri dalla difesa, di un cambio dei giudici che seguono il caso. Questo accanimento deve finire subito!”. Lo ha scritto su Twitter Amnesty Italia.
“Vorremmo che il governo italiano facesse subito una cosa: convocare l’ambasciatore egiziano a Roma per esprimere tutto lo sconcerto per questo accanimento nei confronti di Patrick Zaki e chiedere che sia rilasciato” ha scritto Amnesty Italia.
“È arrivata la notizia che temevamo: altri 45 giorni di cella per Zaki, e nessuna sostituzione del collegio giudicante. Un’offesa alla dignità di Patrick, la cui salute è sempre più in pericolo; e un’offesa allo stato di diritto, davanti alla quale non solo l’Italia, ma anche l’Europa dovrebbe prendere una posizione netta, ai più alti livelli istituzionali. Per Patrick continua un vero e proprio strazio. Mi unisco al dolore e all’angoscia della sua famiglia, e di tutte quelle persone che – in Italia e non solo – non si arrendono a questa ingiustizia. Ancora una volta dico con forza che ci sarebbe una risposta da dare, in tempi rapidi. Una risposta dal forte valore simbolico e dalle importanti conseguenze pratiche, pienamente percorribile alla luce delle norme: l’Italia dia la cittadinanza a Patrick Zaki. L’ondata di affetto e di partecipazione che dura ormai da più di un anno venga così riconosciuta e consacrata nell’atto più alto: Patrick diventi, anche agli occhi del diritto, un nostro concittadino”. Lo scrive in un post su Facebook la senatrice Pd Monica Cirinnà della commissione Giustizia.
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