Milano, 23 ago. (LaPresse) – “Altro salasso per le imprese italiane in vista della ripresa post ferie e delle riaperture: la quarantena dei dipendenti, non più considerata ‘malattia’ dall’Inps, a causa dell’ennesimo pasticcio normativo, sarà di fatto scaricata sui datori di lavoro”. Così Unimpresa in una nota, spiegando che “tutto questo” avrà “un costo di circa 1.000 per dipendente”. Le aziende, “infatti, dovranno inevitabilmente ‘coprire’ il mancato riconoscimento, da parte dell’Inps, delle prestazioni pagate in durante le assenze per malattia e, fino allo scorso 6 agosto, riconosciute anche a chi, per legge, viene obbligato a restare nel proprio domicilio, quindi senza poter lavorare, nel caso di contatto stretto con persona contagiata dal Covid”. Unimpresa spiega inoltre che “se le aziende non copriranno le prestazioni Inps, per i lavoratori ci sarà un danno in busta paga tra i 600 e i 700 euro, in media, per 10 giorni di assenza. Considerando tre settimane di assenza, invece, cioè il periodo più lungo per l’isolamento fiduciario con scarsi sintomi, che corrispondono a 15 giorni lavorativi, la retribuzione mensile potrebbe calare di 950-1.000 euro”.

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