Milano, 20 ott. (LaPresse) – Il rischio di morte è raddoppiato per i malati oncologici con infezione da sars-cov-2: la pandemia da covid pesa anche sull’assistenza oncologica, perché si osservano neoplasie in fase sempre più avanzata, come emerge da un’indagine che ha coinvolto 19 anatomie patologiche, rappresentative dell’intero territorio nazionale. Nel 2020 sono stati eseguiti, senza terapia neoadiuvante, 5758 interventi chirurgici alla mammella e 2952 al colon-retto. Il numero delle operazioni è in calo rispetto al 2019 (-805 casi, pari al -12% per la mammella, e -464 casi, pari a -13% per il colon retto). E le dimensioni della malattia al momento dell’intervento spesso sono maggiori di quelle rilevate nel periodo pre-Covid. Il calo dei tumori in situ operati è stato del 32% per il colon-retto e dell’11% per la mammella. È quanto emerge da un censimento delle neoplasie in Italia, frutto della collaborazione tra Aiom, Registri Tumori Italiani, Siapec-iap, fondazione Aiom, Passi, Passi d’argento e Ons.

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